Sabato 8 ottobre 2016 a Oristano un seminario di studi dedicato al Gremio dei contadini.

Sabato 8 ottobre 2016 a Oristano un seminario di studi dedicato al Gremio dei contadini alle ore 18.00 nella chiesa di Santu Giuanni de Froris dove diversi studiosi e ricercatori si avvicenderanno per raccontare la storia della cappella del Gremio intitolata a San Giovanni.

Seminario di Studi
IN OCCASIONE DEL XX ANNIVERSARIO DALLA COSTITUZIONE DELLA COMMISSIONE CULTURA DEL GREMIO DEI CONTADINI DI ORISTANTO
Oristano 8 ottobre 2016 – ore 18 Chiesa di Santu Giuanni de Froris

 Sabato 8 ottobre 2016 a Oristano un seminario di studi dedicato al Gremio dei contadini alle ore 18.00 nella chiesa di Santu Giuanni de Froris

Un seminario di studi per conoscere meglio le origini e la storia del Gremio dei Contadini di Oristano, tra architettura e arredi, fede e tradizione e, inevitabilmente, con più di un approfondimento dedicato allo stretto rapporto con la Sartiglia e la città di Oristano.

Lo organizzano la Fondazione Sa Sartiglia e il Gremio di San Giovanni, in collaborazione con l’Associazione Aristiane e il contributo dell’Assessorato della Pubblica istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, in occasione del XX anniversario dalla costituzione della Commissione cultura del Gremio.

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Sabato 8 ottobre, alle 18, nella chiesa di Santu Giuanni de Froris, diversi studiosi e ricercatori si avvicenderanno per raccontare la storia della cappella del Gremio intitolata a San Giovanni.

Il seminario di studi sarà aperto da Gianni Obino, Oberaiu Majori del Gremio dei Contadini, e da Guido Tendas, Presidente della Fondazione Sa Sartiglia Onlus.

Sebastiano Fenu proporrà una relazione dal titolo “Dall’Obra al Gremio dei Contadini di San Giovanni Battista”, Valeria Piras interverrà su “Il complesso de Santu Giuanni de Froris negli anni della peste” e Nadir Danieli parlerà della “Chiesa rurale di San Giovanni Battista: origini, architettura e arredi”.

A Maurizio Casu la chiusura con un intervento dedicato al “Gremio dei Contadini e la Sartiglia”.

I lavori saranno coordinati da Francesco Obino, Direttore della Fondazione Sa Sartiglia e Segretario del Gremio dei Contadini, che traccerà una breve relazione sull’attività portata avanti dalla Commissione Cultura del Gremio che ha operato dal 1996 al 2005.

 

La chiesa di San Giovanni Battista, detta anche de Santu Giuanni 'e Froris, cappella del gremio dei Contadini, si trova a sudovest della chiesa di San Martino, a circa 1 km dal centro della città di Oristano e a 200 metri dal cimitero di San Pietro. La struttura, tipica delle chiese campestri, presenta una pianta quadrata ripartita da quattro pilastri racchiudenti una navata centrale coperta da un tetto poggiante su capriate. All'esterno mostra un porticato con una copertura in canne protetta da tegole e sorretta da pilastrini d'arenaria. Sui lati si collocano la sagrestia e alcune stanze. Le origini medievali dell'edificio sono testimoniate da alcuni documenti, tra cui il testamento del sovrano d'Arborea Ugone II del 1335, mentre l'attuale struttura architettonica si può riportare all'epoca spagnola, precisamente al XVI secolo.

Santu Giuanni ‘e Froris

La chiesa di San Giovanni Battista, detta anche de Santu Giuanni ‘e Froris, cappella del gremio dei Contadini, si trova a sudovest della chiesa di San Martino, a circa 1 km dal centro della città di Oristano e a 200 metri dal cimitero di San Pietro. La struttura, tipica delle chiese campestri, presenta una pianta quadrata ripartita da quattro pilastri racchiudenti una navata centrale coperta da un tetto poggiante su capriate. All’esterno mostra un porticato con una copertura in canne protetta da tegole e sorretta da pilastrini d’arenaria. Sui lati si collocano la sagrestia e alcune stanze. Le origini medievali dell’edificio sono testimoniate da alcuni documenti, tra cui il testamento del sovrano d’Arborea Ugone II del 1335, mentre l’attuale struttura architettonica si può riportare all’epoca spagnola, precisamente al XVI secolo.

All’interno si collocano l’altare maggiore dedicato al patrono, affiancato da due altari minori dedicati, rispettivamente, a Sant’Isidoro Agricoltore e al Battista, e una tela raffigurante il martirio del Santo che ricorda, oltre al nome dell’autore, quello dei soci del gremio che nel 1701 commissionarono l’opera. Attualmente la chiesa, aperta in occasione delle ricorrenze del Santo patrono, ospita le feste legate al gremio dei Contadini.

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