Papassini Ricetta Originale del Portale “Le Vie della Sardegna” dolce tipico sardo per la festa di Ognissanti ma anche del Natale.

 

Papassine Sassaresi senza cappa
La ricetta da noi proposta di questo dolce è la versione che si prepara a Sassari e nel Nord Sardegna in genere (dove non si utilizza la sapa nell’impasto). Un consiglio se si vuole avere meno apporto calorico si può anche non mettere la cappa, i Papassini sassaresi sono gustosissimi ugualmente. Curiosità: Papassìnos (il nome “Papassinos” deriva dal dialetto Papassa’ ossia uva passa).

 

 

Pubblicato il: 24 Ott, 2011 @ 09:28

La festa di Ognissanti, nota anche come Tutti i Santi, è una solennità che celebra insieme la gloria e l’onore di tutti i Santi. Ognissanti è anche una espressione rituale cristiana per invocare tutti i santi e martiri del Paradiso, noti o ignoti. La festa cattolica (in Latino: Festabant Omnium Sanctorum) cade il 1° novembre, seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei Defunti.

 

 

Papassine
Dolce tipico Sardo della Festa di Ognissanti. Papassino con la cappa.

Papassini

Ingredienti

1 kg di farina 00
Mezzo kg di mandorle dolci
2 etti di noci sbucciate
3 etti di uva sultanina
6 uova
4 etti di strutto
4 etti di zucchero
Un cucchiaio di anice stellato
Un cucchiaio di ammoniaca per dolci
Una bustina di lievito per dolci
Una bustina di zucchero vanigliato
4 arance da grattugiare
1 limone da grattugiare

 

Per la cappa:

Mezzo kg di zucchero a velo
Una chiara di uovo
Acqua tiepida q.b.
Un pizzico di sale
Una confezione di diavolini da guarnizione colorati
Liquore Anice a piacere

 

Papassini o Papassinos ricetta originale del Portale Le Vie della Sardegna

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Preparazione

Versare in una capiente insalatiera le 6 uova aggiungere lo zucchero e iniziare a mescolare, unire poi l’uva sultanina prima ammollata nell’acqua tiepida e strizzata, aggiungere le mandorle che avremo prima bollito in acqua per poterle sbucciare dalla pelle e che avremo poi passato in forno per una leggera tostatura, aggiungere le noci che avremo sgusciato e tagliuzzato come le mandorle, aggiungere l’anice stellato e poi l’ammoniaca, nel frattempo avremo grattugiato la buccia dei 4 aranci e del limone che uniremo all’impasto. A questo punto uniremo mezzo bicchiere di latte tiepido, dove avremo sciolto il lievito e lo zucchero vanigliato, aggiungere adesso lentamente la farina all’impasto e poi lo strutto ammorbidito precedentemente a temperatura ambiente e lavorare l’impasto con le mani, come le nostre nonne, fino a ottenere un composto morbido da lavorare. La lavorazione di questo dolce sarà possibile anche con i più moderni robot da cucina. Una volta ottenuto l’impasto formeremo con la pasta dei grossi grissini che poggeremo sul piano di lavoro che avremo precedentemente infarinato e che andremo a schiacciare col palmo della mano per poi tagliare dei piccoli rombi della grandezza di 6 o 8 centimetri.
Una volta data la forma li inforneremo a una temperatura di 180/ 200 gradi per dieci minuti, li toglieremo dal forno quando saranno dorati al punto giusto e fragranti. Una volta raffreddati li ricopriremo con la cappa e i diavolini.

 

 

Dolci tradizionali papassinos o papassini con la cappa e i diavolini.

 

Cappa preparazione

Montare a neve una chiara di uovo con un pizzico di sale e aggiungere lentamente a cucchiai lo zucchero a velo e ammorbidire con acqua tiepida fino ad ottenere un impasto morbido e denso, aggiungere per ultimo il liquore Anice a piacere. Una volta ottenuta la cappa, si spalma nella parte superiore del papassino con un coltello da cucina per poi farle cadere i diavolini sopra a pioggia. Si consiglia di farli asciugare posizionandoli su un piano, separati e non sovrapposti, per una mezza giornata per fare indurire la cappa. Non ci resta che auguravi buon appetito.

Ricetta originale di Silvia Sanna

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Kie
Kie
12 anni fa

Buon giorno. Sono giapponese, e studio l’italiano e l’inglese. Adesso sto cercando di tradurre un libro che si chiama ‘Orani’, scritto da una artista americana Claire Nivola, la figlia dello noto scultore di Orani, Costantino Nivola.Nel libro ci sono alcuni nomi che non conosco, e vorrei sapere che cose sono. Le sarei molto grata se lei puo’ spiegarmi le cose: 1. Se c’e una capella che si chiama “Santu Franciscu”, e se c’e una festa annuale alla questa capella. 2. Quando si trova “Corpus Chrisi day” ? Non so a chi dovrei chiedere queste cose. Se potrebbe rispondere, La ringrazierei… Leggi il resto »

Federpinna
Federpinna
5 anni fa

Ciao Silvia,
ho provato la tua ricetta, aggiungendo un cucchiaio di semi di finocchio come da tradizione di famiglia, e sono venute una meraviglia!!
Complimenti e grazie!

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