Antico Sposalizio Selargino 54^ Edizione dal 9 al 14 settembre 2014
La 54ma edizione delll’Antico Sposalizio Selargino è iniziata ieri 9 settembre e proseguirà fino al 14 settembre 2014.
La rievocazione dell’Antico Sposalizio Selargino è una grande festa di folklore religioso in cui si rivivono antiche tradizioni della Sardegna. Il vero e proprio rito nuziale è preceduto da sa cantada a is picciona. Un gruppo di ragazzi in costume sardo accompagna lo sposo su un carro adornato per cantare la serenata sotto la casa della sposa. Il giorno successivo è il momento del trasporto del corredo della sposa, is arrobbas, nella casa dei futuri sposi. La cerimonia ha inizio con la vestizione degli sposi, nelle due tipiche lollas campidanesi, grandi case della Selargius contadina. Terminata la fase della vestizione, gli sposi ricevono la benedizione dei rispettivi genitori, con dei riti antichi, come l’aspersione del capo con sale e grano e la rottura di un piatto ai piedi degli sposi. Lo sposo, terminata la vestizione, raggiunge la casa della sposa accompagnato dai suonatori di launeddas, antico strumento a fiato, per recarsi nella chiesa romanica di San Giuliano. Accompagnati da canti religiosi in lingua sarda i fidanzati si accostano all’altare maggiore dove firmano il contratto nuziale con lo scambio di una promessa d’amore scritta che verrà svelata solo il 25° anno di matrimonio. Al termine della cerimonia, lo sposo infila il dito mignolo di una mano nell’anello di una catena che cinge la vita della sposa, antico segno di legame.
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Selargius Paese situato nel territorio del Campidano di Cagliari, Selargius nell’alto Medioevo era detto Kellarios, che deriva dal latino “cellarium”, deposito di prodotti agricoli. La sua origine è probabilmente romana, anche se nel territorio circostante sono stati rinvenuti reperti che ne denunciano un’antica frequentazione umana. Nell’area preistorica di Su Coddu, infatti, sono emersi reperti risalenti al Neolitico, cultura di San Michele di Ozieri. Nel Medioevo la villa appartenne alla curatoria di Campidano o Civita, nel Giudicato di Calari. Le chiese più antiche sono quelle di San Giuliano e San Lussorio, entrambe risalenti al XII secolo. Gli altri santuari dell’attuale abitato sono intitolati a Santa Maria Vergine Assunta, risalente al XV secolo, San Salvatore, San Giovanni Bosco e San Nicolò, San Lussorio. L’abitato si sviluppa in una rete di strade che vede mescolarsi moderni edifici e antiche case campidanesi. Fra esse le più belle e meglio conservate si trovano in via Roma, dove si trova anche il carcere seicentesco dei marchesi di Quirra.
Nel cuore del paese, a poca distanza dalla parrocchiale dell’Assunta, sorge la chiesa di San Giuliano, un bell’esempio di architettura romanica risalente al XII secolo. Costruita in cantoni di calcare, è divisa in tre navate divise da arcate su colonne e capitelli risalenti ad età romana. Più decentrata la chiesa di San Lussorio, articolata in 2 navate. Fa vivere le emozioni di un evento corale e gioioso l’antico rito matrimoniale di Selargius, che si celebra nel mese di settembre. Non solo per gli sposi, ma anche per l’intera comunità chiamata a parteciparvi. Il carattere pubblico del Matrimonio Selargino è evidente fin dal giorno precedente la celebrazione, quando si compie il cosiddetto “palio della sposa”, cioè il trasferimento del mobilio della fidanzata nella casa che andrà ad abitare con il suo sposo. Il giorno del rito la città si veste a festa: balconi con esibizione di ricchi arazzi, profusione di fiori, distribuzione di dolci per le strade. I futuri sposi indossano abiti tradizionali nelle case contadine di Selargius, dette pollas campidanesi: lo sposo porta un elegante costume i cui colori predominanti sono il bianco e il nero; la ragazza, invece, veste un abito ricco e variopinto. Subito dopo la vestizione gli sposi ricevono le rispettive benedizioni, impartite dai genitori che lanciano sui loro capi grano e sale (simbolo di prosperità), e dopo frantumano il piatto che li conteneva. Quindi avviene l’incontro: lo sposo raggiunge la casa della fidanzata, con un corteo di parenti e amici preceduto dai suonatori di launeddas, che poi si unirà nel sagrato della chiesa con il corteo della donna. Nella chiesa dell’Assunta viene celebrata la cerimonia; quindi ci si reca in casa della sposa dove sarà servito un ricco banchetto. Prima che i neosposi varchino la soglia della loro casa, le donne della contrada gettano chicchi di frumento. Nello stesso mese, il 21, Selargius celebra la festa religiosa di San Lussorio, organizzata dal Gremio di San Lussorio. L’evento prevede una processione in cui i simulacri dei martiri Lussorio, Cesello e Camerino vengono trasportati su un cocchio dorato dalla chiesa della Assunta al santuario campestre di San Lussorio.