XIV° Festivalguer è il Festival Internazionale di performing Arts: quando l’arte incontra la città dall’ 11 al 18 dicembre 2016.
XIV° Festivalguer, festival Internazionale di performing Arts: quando l’arte incontra la città.
Ma sei fuori !?! è il titolo del XIV° FestivAlguer – festival Internazionale di performing arts organizzato da ExPopTeatro, che si svolgerà ad Alghero dall’ 11 al 18 dicembre 2016. Sei giornate dedicate alle arti performative che offriranno una scelta delle più creative ed intriganti espressioni della cultura “pop”, con una vetrina di spettacoli originali e “site specific”, che mettono al centro lo spettatore in un coinvolgimento che stimola e rende sempre unica e irripetibile la rappresentazione. Ricettori di verità e di realtà che cambiano, gli artisti del Festivalguer occuperanno la città con parole, suoni, gesti e immagini, lavorando sul tema “In & out” cercando cioè di mettere in evidenza la sempre più sottile connessione tra interno ed esterno, spirito e carne, essere e apparire, o semplicemente il dentro e il fuori dello spazio fisico o delle location, vere e proprie protagoniste del festival come il centro storico di Alghero, la Torre di San Giovanni e il Forte della Maddalena.
In questa prospettiva la quattordicesima edizione di Festivalguer vedrà in scena sabato 17 dicembre Giancarlo Cauteruccio, con il progetto “La città. Laboratorio per l’addestramento della luce” il primo intervento di “Teatro/Architettura” in Sardegna per il regista, attore e sperimentatore che costruirà una “cattedrale di luce”, interagendo con performers e il dj set Andrea Mi. Il progetto si fonda sulla necessità di interpretare attraverso la luce uno dei segni architettonici e storici più caratterizzanti della città di Alghero; le grandi mura del forte della Maddalena, nei secoli testimoni del rapporto tra la terra ferma e il mare, diventeranno mura vive e dinamiche, che come risvegliate dalle sollecitazioni di luce, vivranno una loro metamorfosi, diventando il libro aperto di un racconto sulle problematiche culturali, estetiche e filosofiche del concetto di città. Un’azione che intende mettere in relazione la natura e l’artificio, la potenza della storia e i nuovi segni del contemporaneo. Cauteruccio attraverso le possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali del video mapping, del laser e del suono elettronico, propone una performance che generi un forte impatto percettivo per una nuova visione del luogo e un nuovo senso di appartenenza dei cittadini, non più solo spettatori passivi ma protagonisti dell’azione. Un teatro di luce, questa performance, che si manifesta attraverso la danza degli elementi architettonici, la parola portatrice di evocazioni, il suono che diventa vibrazione e geometria viva del monumento continuo il quale, per una notte, muta in monumento temporaneo per celebrare un cortocircuito spazio-temporale.
Il festival inizierà Domenica 11 dicembre con Romina De Novellis, danzatrice attenta ai nuovi linguaggi del corpo, che trasforma, nel suo nuovo lavoro Bella ciao, in un’azione politica. Una performance statica che installa il corpo nello spazio metropolitano del centro storico di Alghero. Una donna, sola, al centro della strada, seduta su una sedia per diverse ore. Una calma apparente che sarà interrotta improvvisamente da una violenta valanga di patate che, come in una lapidazione, colpiranno il corpo della donna fino al termine del loro lancio al suolo, alla fine della strada. Saranno gli abitanti stessi di Alghero a mettere in azione il lancio delle patate.
Tra i protagonisti della giornata inaugurale l’artista performativa Alessandra Pulisci presenterà La Fille Bertha
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