XV Festival l’isola del teatro e l’isola raccontata
L’isola del teatro & l’isola raccontata
Scuola di specializzazione nelle arti sceniche
XV edizione
LA RIVOLUZIONE (IN)FINITA – MOVIMENTI PARALLELI
Cagliari – Sassari
dal 10 al 18 febbraio 2018
Giovedì 8 Febbraio, nella sala conferenze di Palazzo Ducale il sindaco Nicola Sanna, la vicepresidente della Fondazione di Sardegna Angela Mameli e i direttori artistici del Teatro del Sale, Aurora e Nicola Simeone, hanno presentato alla stampa lo spettacolo “Battlefield” di Peter Brook e Marie-Hélène Estienne, che sarà in scena al Teatro Comunale di Sassari il 14 e il 15 febbraio all’interno del XV Festival “L’isola del teatro & l’isola raccontata”.
Teatro, letteratura, percorsi, mostre, incontri con autori, laboratori, residenze, maratone di lettura a cura del Teatro del Sale di Cagliari.
Il Titolo: La rivoluzione (in)finita – Movimenti paralleli, riporta al tema dell’arte e della politica, ovvero alla possibilità di utilizzare l’arte, il teatro, la letteratura come imprescindibili strumenti di indagine e di lettura del nostro presente.
Il Festival prevede come di consueto una ricca rosa di appuntamenti tra spettacoli, laboratori, incontri con autori, residenze, mostre e percorsi. La XV edizione è segnata da due grandi cambiamenti relativi ai tempi e ai luoghi.
Concentrato sin dal 2003 nella stagione estiva, prima nel Montiferru (Santu Lussurgiu e altri comuni dell’oristanese) e dal 2007 in Planargia (Montresta, Bosa e altri 10 comuni), il festival si sposta ora in un altro periodo dell’anno, normalmente povero di appuntamenti culturali, e principalmente nelle città di Cagliari e Sassari; questo non solo perché è nelle città che troviamo spazi teatrali adatti ad ospitare uno spettacolo importante come Battlefield di Peter Brook, che aprirà ufficialmente la rassegna teatrale, ma soprattutto per il carattere cittadino che ebbe il Movimento del ’77 che, nato nelle facoltà universitarie, divampò subito nel resto del paese.
Recentemente è stato celebrato il quarantennale di quel Movimento, che nacque negli atenei di tutta Italia in contemporanea con quanto accadeva fuori dai confini nazionali. Stagione tra le più significative della storia recente del nostro Paese, il ’77 ben presto coinvolse il mondo della politica e della cultura intraprendendo una strada di cui oggi sembriamo aver perso direzione e senso. Il Festival intende riannodare i fili di quel percorso rifiutando la riduttiva e fuorviante etichetta di “Movimento ’77=violenza”.
Il teatro: La preziosa presenza dell’arte di Peter Brook, maestro indiscusso del teatro politico, è il migliore omaggio a quella felice stagione ricca di vivacità culturale e sociale. La sua compagnia del Theatre des Bouffes du Nord di Parigi porterà in scena, a Cagliari al Teatro Massimo il 10 e l’11 e a Sassari il 14 e 15 febbraio lo spettacolo Battlefield, tratto dal Mahabharata e dal testo teatrale di Jean-Claude Carrière, oltre trent’anni dopo quell’ irripetibile capolavoro rappresentato al Festival di Avignone nel 1985, che lasciò un segno indelebile nella scena teatrale mondiale.
Battlefield intervista al Maestro Peter Brook
A trent’anni dalla sua leggendaria versione di nove ore del Mahabharata, Peter Brook è tornato a questo sacro poema dell’India «non per un revival o qualcosa di nostalgico, ma al contrario, per creare, nello spirito di oggi, uno spettacolo molto essenziale e intenso che parli di ciò che ci riguarda. Se abbiamo deciso ora di ritornare su questo lavoro, è stato per il bisogno di trovare qualcosa di rilevante per noi oggi.
Gli indiani dicono – e potrebbe sembrare un po’ eccessivo – che ogni cosa è contenuta nel Mahabharata e se non è nel Mahabharata, allora non esiste. Tale epica, antica di millenni, ha continuato a crescere con gli anni, assimilando le più importanti idee cosmiche e metafisiche. Il poema descrive la guerra che dilania una famiglia (i Bharata) con, da una parte cinque fratelli – i Pandava, e dall’altra parte i loro cugini – i Kaurava, i cento figli del re cieco Dritarashtra. Alla fine, i Pandava vincono, ma il poema parla di “Dieci milioni di cadaveri”, un’immagine straordinaria per quel tempo. È una descrizione terrificante – potrebbe essere Hiroshima o la Siria oggi.
Volevamo parlare di cosa succede dopo una battaglia. Come farà il vecchio re cieco, che ha perso tutti i suoi figli e tutti i suoi alleati per fronteggiare la situazione e assumersi le proprie responsabilità nei confronti del nipote vittorioso? Da entrambe le parti, i capi si pongono un profondo interrogativo: quelli che hanno vinto dicono «la vittoria è una sconfitta »e quelli che hanno perso ammettono che« avrebbero potuto impedire quella guerra ».
Nel Mahabharata hanno almeno la forza di porre queste domande. Il nostro vero pubblico è Obama, Hollande, Putin e tutti i presidenti. La domanda è come vedono i loro oppositori ai nostri giorni? Quando sentiamo le notizie dei giornali siamo arrabbiati, disgustati, furiosi. Ma nel teatro si può attraversare tutto questo ed essere più fiduciosi, più coraggiosi, convinti di poter affrontare la vita.
Per me, il teatro è la possibilità di vivere con il pubblico, per un’ora o due, in uno spazio di concentrazione, un’esperienza condivisa che faccia sì che ciascuno torni a casa arricchito dai propri stessi pensieri.
(Peter Brook)
Battlefield
Basato sul Mahabharata e sul testo di Jean-Claude Carrière
Adattamento e regia di Peter Brook e Marie-Hélène Estienne
costumi Oria Puppo
luci Philippe Vialatte
con Karen Aldridge, Edwin Lee Gibson, Jared McNeill, Larry Yando / musiche Toshi Tsuchitori
è una produzione C.I.C.T. – Théâtre des Bouffes du Nord – Parigi /http://www.bouffesdunord.com/
spettacolo in inglese con sopratitoli in italiano
adattamento e traduzione in italiano a cura di Luca Delgado
Co-produzione The Grotowski Institute, PARCO Co. Ltd / Tokyo, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Young Vic Theatre, Singapore Repertory Theatre, Le Théâtre de Liège, C.I.R.T., Attiki cultural Society, Cercle des Partenaires des Bouffes du Nord
“Il Mahabharata non è un semplice libro, né una grandiosa serie ma un’immensa tela che ricopre tutti gli aspetti dell’esistenza umana. In essa troviamo tutte le domande che popolano le nostre vite in un modo che è insieme contemporaneo e urgente. Dopo molte migliaia di anni il Mahabharata ci mostra ancora e in maniera sempre sorprendente, come aprire i nostri occhi di fronte a ciò che la realtà chiede. Il Mahabharata parla della sanguinosa guerra che ha spezzato la famiglia Bharata. Da una parte ci sono cinque fratelli, i Pandavas, dall’altra i loro cugini, i Kauravas, figli del re cieco Dritarashtra. Entrambe le parti utilizzano terribili armi di distruzione. Alla fine sono i Pandavas a vincere. Milioni di corpi senza vita giacciono al suolo. Ed ora Yudishtira – il più vecchio dei Pandavas – è chiamato a diventare Re. La vittoria ha il sapore amaro della sconfitta. Entrambi Yudishtira e Dritarashtra, il vecchio Re, sono preda dei rimorsi e soffrono, si interrogano sulle azioni che hanno commesso cercando di fuggire le proprie responsabilità per il disastro. Come potranno vivere con la consapevolezza di aver contribuito al massacro, come potranno trovare la pace interiore ora che hanno perso le loro famiglie, i loro figli e alleati? La ricchezza di linguaggio di quest’opera epica e senza tempo, le sue storie sempre incredibili, ci permettono di portare sul palcoscenico una situazione che pur appartenendo al passato riflette gli impietosi conflitti dell’oggi.”
Peter Brook, Marie-Hélène Estienne
Le Residenze: Grazie alle numerosissime occasioni di incontro che ad ogni edizione si moltiplicano, in un ideale contesto residenziale, dal 2009 la Scuola di specializzazione è diventata cantiere delle nuove produzioni del Teatro del Sale ‘77 volte tua: l’11 febbraio a Cagliari e il 13 a Sassari verrà presentato a Cagliari un primo studio dello spettacolo prodotto in residenza tra Cagliari e Roma, con il testo e la regia di Giovanni Greco e con, Federico Pacifici e Aurora Simeone.
Raccontare in teatro la morte di Giorgiana Masi a quarant’anni da quel 12 maggio 1977, significa non accontentarsi della cronaca e della storia, ma ripercorrere con gli strumenti della poesia e dell’inchiesta un’epoca, i miti e i riti di una generazione, fare i conti con una memoria ancora non riconciliata e non condivisa, trascendere sul piano dell’arte i dubbi, i misteri, le passioni, le delusioni per un evento che ne richiama molti altri, tristemente simili, che evocando Giorgiana tornano tutti per allusione, per analogia e per contrasto.
Giovanni Greco
Alla seconda regia con il Teatro del Sale (Desdemonaperché -2010) – Laureato in lettere classiche presso la Sapienza e in regia presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’, specializzato in regia presso la Guildhall School of Music and Drama di Londra, dottore di ricerca in Filologia e Storia del Mondo Antico alla Sapienza con tesi sulla traduzione dei classici teatrali antichi, è attore, regista, traduttore (ha pubblicato, tra lʹaltro, Vuoti di T. Harrison con Einaudi nel 2008 e Afrodite del Mar Nero e altre poesie, Interlinea, 2014 e con Feltrinelli Antigone di Sofocle. Introduzione, traduzione e note nel 2013; Lisistrata di Aristofane. Introduzione, traduzione e note nel 2016). Ha al suo attivo molti testi (tra cui Teatri di pace in Palestina, libro e dvd, ed. manifestolibri nel 2005) e regie teatrali in Italia e all’estero. Il primo aprile 2014 ha presentato il suo primo lungometraggio La casa di Bernarda Alba. Appunti per un film in collaborazione con Gianluca Riggi e il Centro Teatro Ateneo della Sapienza. Ha inoltre coordinato la direzione artistica del Teatro del Lido di Ostia dal 2003 al 2008.Dall’a. a. 2013/2014 insegna Recitazione in versi presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ e presso i due Master in drammaturgia e critica giornalistica dell’Istituzione.
Il suo romanzo Malacrianza, già vincitore del Premio Italo Calvino 2011, è stato finalista al Premio Strega 2012 e al Premio Viareggio 2012. Del 2014 è il suo secondo romanzo L’ultima madre (Feltrinelli Indies), che ha vinto i premi Lucca e Subiaco 2015.
Il Teatro del Sale di Cagliari: La compagnia nasce, nell’autunno del 2001 dall’incontro di esperienze di formazione e di lavoro molto diverse; dal metodo Stanislavskij alla Mimesi di Orazio Costa, alla ricerca, passando per la tecnica del Mimo e il Teatro danza. Sin dall’inizio tali diversità sono diventate una ricchezza che tutt’ora caratterizza il lavoro del gruppo. Oggi Teatro del Sale è un team di attori e professionisti della cultura e dello spettacolo che lavorano secondo un comune modo di intendere il Teatro d’attore e di ricerca, e gli spazi stessi del Teatro. Scegliendo di portare in scena senza etichette limitanti, testi propri o di altri secondo i bisogni artistico-creativi, il Teatro del Sale porta avanti una poetica che mette al centro la Persona, la convivenza, l’ambiente inteso come luogo fisico e culturale, la contaminazione, lo scambio e la diversità. Un senso rinascimentale del Teatro e del suo agire in spazi non convenzionali, che ci porta ad andare a cercare il nostro pubblico nelle scuole, nei ristoranti, nelle piazze, nelle biblioteche, in tutti i luoghi dove il Teatro normalmente non c’è.
Sin dalla sua nascita il Teatro del Sale investe molta parte delle risorse, non solo creative, nel Teatro ragazzi e nella didattica, con la ferma convinzione che il gioco teatrale sia uno strumento per affrontare con leggerezza molti aspetti della vita, dal rapporto con l’Altro alle tematiche ecologiste, dalla sostenibilità a 360 gradi alle stesse strutture dell’apprendimento. Il gruppo promuove inoltre la conoscenza e la diffusione di altre forme espressive, dalle arti visive alla letteratura.
Il Festival – la storia: L’isola del teatro & l’isola raccontata esordisce a Santu Lussurgiu il 18 agosto del 2003, ed è il primo festival multidisciplinare della Sardegna.
Inizia quindici anni fa l’avventura di una manifestazione dal profilo sfaccettato, governata dell’estemporaneità degli esiti e basata sulla contaminazione di generi, autori, linguaggi, interpreti. Un progetto culturale che ha felicemente contagiato molti altri festival in Sardegna. Il calendario degli appuntamenti, fitto e ampio, ha fatto incontrare studiosi e teatranti, musicisti e letterati tra laboratori sulle arti e mestieri della scena, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, proiezioni cinematografiche, concerti, mostre e attività ludiche. Isola del teatro innanzitutto, ma more than theatre, più che teatro: realtà di lavoro, di incontro e di espressione; azione materiale che crea cultura, vita e relazioni.
Teatro come medium, il cui senso è sempre aprire strade, allargare scenari.
L’isola raccontata sin dalla prima edizione, si muove inoltre sulla rete della parola e del racconto. Esplora l’orizzonte dell’editoria con ottica grandangolare, propone narrativa, poesia, opere di saggistica scientifica, testi sul teatro. Le presentazioni sono affidate agli stessi autori in un colloquio tra lettori, senza la mediazione di intervistatori.
Si gioca sull’intersezione di mezzi espressivi: incontri con l’autore e spettacolo, arti visive, fotografia, cinema, mostre, esplorazioni del territorio e lettura del paesaggio in cui lettore e spettatore sono ricollocati in spazi insoliti, libro e lettura vivono nuove forme di esistenza.
Programma:
Cagliari
Anteprima
7 febbraio
- h 17.30 MEM Mediateca del Mediterraneo / Il Teatro in Movimento Aspettando Brook tavola rotonda con giornalisti, operatori culturali, artisti e spettatori
- h 20.00 7 Vizi / Seventy Seven DjSet di Alessandro Melis
10 febbraio
- h 21 Teatro Massimo / Battlefield
11 febbraio
- h 11.30 Hostel Marina / ’77 volte tua di Giovanni Greco, con Giovanni Greco, Federico Pacifici e Aurora Simeone.
- Presentazione nuova produzione Teatro del Sale in memoria di Giorgiana Masi
- h 12 L’Ultima madre (Feltrinelli/Nutrimenti) di Giovanni Greco, Incontri con l’autore
11 febbraio
- h 19 Teatro Massimo / Battlefield
17 febbraio
- h 18.30 Hostel Marina / Un delitto fatto bene. Misfatti, applausi, utopie del teatro in Sardegna (Carlo Delfino Editore) di Mario Faticoni, Incontri con l’autore
18 febbraio
- h 18.30 Hostel Marina / Forza Italia di Roberto Faenza – Proiezione film
sassari
13 febbraio
- h 18.30 Il Vecchio Mulino / 77 volte tua di Giovanni Greco, con Giovanni Greco, Federico Pacifici e Aurora Simeone.
- Presentazione nuova produzione Teatro del Sale in memoria di Giorgiana Masi
- h 12 L’Ultima madre (Feltrinelli/Nutrimenti) di Giovanni Greco, Incontri con l’autore
14 febbraio
- h 21 Teatro Comunale /Battlefield
15 febbraio
- h 21 Teatro Comunale /Battlefield
16 febbraio
- h 18.30 Koinè Libreria Internazionale / Un delitto fatto bene. Misfatti, applausi, utopie del teatro in Sardegna (Carlo Delfino Editore) di Mario Faticoni, Incontri con l’autore.
Con il sostegno di Regione Autonoma della Sardegna – Fondazione di Sardegna
Con il Patrocinio del Comune di Cagliari (per il programma di Cagliari)
Con il Patrocinio del Comune di Sassari (per Battlefield 14 e 15 febbraio Teatro Comunale di Sassari)
Con la collaborazione di:
Sardegna Teatro – Corsica e Sardinia Ferries – Associazione Editori Sardi – Ctm spa – Playcar – Hostel Marina – 7Vizi Cagliari – Il Vecchio Mulino Sassari
Organizzazione
Teatro del Sale Cagliari
www.teatrodelsale.net |www.isoladelteatro.it | info@teatrodelsale.net
349.4325227
Ufficio stampa
Maria Grazia Loi
press@teatrodelsale.net | mariagrazialoi@hotmail.com
347.1041111
