“VIETATO TRANSITARE NELLE DUNE“ Personale di Marina Madeddu dal 5 dicembre al 7 gennaio 2014 Museo naturalistico del territorio “G. Pusceddu”.
Arte52
“VIETATO TRANSITARE NELLE DUNE“
Personale di Marina Madeddu
Dal 5 dicembre al 7 gennaio 2014
Museo naturalistico del territorio “G. Pusceddu”
Strada Lunamatrona-Collinas
La nascita della fotografia scatenò una serie di reazioni nel mondo dell’arte, soprattutto da parte dei pittori. Questi si sentirono quasi spodestati dal ruolo di creatori di immagini, mentre altri compresero la potenza innovativa del nuovo mezzo. Le fotografie, infatti, possono cogliere aspetti e particolari che l’occhio umano non riesce a percepire e diventare una fonte di ispirazione.
Marina Madeddu struttura le immagini fotografiche senza discostarsi dall’organizzazione che utilizza per le sue opere pittoriche.
Le dune di Teulada sono state solo lo spunto del suo lavoro, le sue foto non vogliono essere la loro rappresentazione, potrebbero essere scattate anche in altre località.
D’altra parte, l’immagine fotografica non è mai obbiettiva rappresentazione della realtà, ma la proiezione di un mondo interiore frutto di ricordi e di emozioni.
L’inaugurazione della personale “VIETATO TRANSITARE NELLE DUNE” si terrà venerdì 5 dicembre alle ore 17.30 presso il Museo Naturalistico del Territorio “G. Pusceddu” e si potrà visitare fino al 7 gennaio 2014. Alla vernice si accompagnerà la conclusione della personale “SENZA TITOLO” di Dionigi Losengo.
“Vietato transitare nelle dune”
“Vietato transitare nelle dune “, recita il cartello piantato nella spiaggia di Is Arenas Biancas. Ma molti sono i trasgressori che felicemente ignorano il divieto, valicando i cedevoli ammassi delle colline di sabbia. Marina Madeddu coglie di queste persone le movenze di gioia e il loro riscoprire il gioco, il piacere di sfiorare i granelli di sabbia. Sono bellissime anche quando sono deserte, le dune dorate modellate dal vento e dalle orme.
Segnate dai legni disseccati, dai cespugli spinosi, dai relitti portati dalla risacca. Marina Madeddu ha cercato le linee, nel paesaggio: quelle di un orizzonte basso che è solo un crinale, quello vero che divide acqua e terra e sembra scomparire, in certe giornate di foschia. Ritraendo un luogo che ama, l’artista non ha dimenticato la sua capacità pittorica né l’esigenza di stabilire un equilibrio tra le forme. Stampate su carta pregiata, le immagini di questo nitido reportage fissano ogni variazione della luce, ogni riflesso e ogni, sporadica, ombra. In una sequenza che riproduce il reale, azzurri splendenti e pallide cromie, contrasti tonali e tinte d’acquerello. E una carezzevole atmosfera di sogno.
Alessandra Menesini – Testo Critico