Venerdì 8 febbraio 2013 alle 10.30 al Mus’a e nella Caserma “La Marmora” di Sassari si svolgerà una mostra sulla cartografia storica e militare della Sardegna dal ‘700 ad oggi.
Curata da Luciana Pintore e organizzata dall’editore Carlo Delfino in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare dell’Esercito Italiano, la mostra approda nel capoluogo turritano sponsorizzata dall’Assessorato degli Enti locali, finanze e urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna.
Domani, venerdì 8 febbraio, dalle 10.30, nelle sale della pinacoteca MUS’A (Museo Sassari Arte) di piazza Santa Caterina a Sassari e a seguire, dalle ore 12.00, sotto il porticato della caserma “La Marmora” di piazza Castello, sede del Comando della Brigata “Sassari”, l’assessore regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, Nicola Rassu, interverrà all’inaugurazione della mostra: “L’Isola misurata – La cartografia della Sardegna da Alberto Ferrero della Marmora all’Istituto Geografico Militare e agli strumenti innovativi della Regione Autonoma della Sardegna“.
Curata da Luciana Pintore e organizzata dall’editore Carlo Delfino in collaborazione con l’Istituto Geografico Militare dell’Esercito Italiano, la mostra approda nel capoluogo turritano sponsorizzata dall’Assessorato degli Enti locali, finanze e urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna.
All’inaugurazione, oltre all’assessore Rassu, saranno presenti il Comandante della Brigata “Sassari” Generale Manlio Scopigno, l’editore Carlo Delfino e la Direttrice della pinacoteca MUS’A, dottoressa Alma Casula. L’esposizione consta di circa 100 pannelli e propone ai visitatori, per la prima volta in originale, esemplari di mappe e di pubblicazioni provenienti dalle collezioni dell’Istituto Geografico Militare di Firenze e della mediateca comunale di Cagliari che illustrano e indagano sul fondamentale contributo che il Generale Alberto Ferrero della Marmora, al quale la caserma dei “Dimonios” che ospita parte della mostra è intitolata, apportò alla nascita della prima cartografia scientifica sarda.
Per gli elevati e rari contenuti materiali e culturali, la mostra – che sarà visitabile fino al 10 marzo prossimo – si pone quale importante elemento di richiamo per un vasto pubblico di appassionati e studiosi, nonché utile strumento didattico rivolto agli studenti di ogni ordine e grado.
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