Sassari tutti i Monumenti Aperti il 3 e 4 maggio 2014.
Orario delle visite nei siti
sabato 3 maggio dalle ore 17.00 alle ore 21.00
domenica 4 maggio dalle ore 10.00 alle ore 21.00
Informazioni per le visite guidate in alcuni siti
Mus’a Pinacoteca al Canopoleno
sabato 3 maggio dalle 17.00 alle 21.00
Ex Tipografia Chiarella
Massimo 25 persone
sabato 3 maggio visite guidate alle ore 17.30, 18.30, 19.30
domenica 4 maggio visite guidate la mattina alle ore 10.00, 11.00 e
12.00; il pomeriggio alle ore 17.00, 18.00, 19.00 e 20.00
Palazzina Tomè
Massimo 15 persone
sabato 3 maggio visite guidate ogni ora dalle 17.00 alle 19.00
domenica 4 maggio visite guidate ogni ora la mattina dalle 10.00 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00
Palazzo Giordano Apostoli
domenica 4 maggio visite guidate ogni ora la mattina dalle 10.00
alle 13.00 e il pomeriggio dalle 16.00 alle 19.00
Ex Ospedale Civile Santissima Annunziata
sabato 3 maggio dalle 16.30 alle 20.00
domenica 4 maggio la mattina dalle 10.00 alle 13.00; il pomeriggio
dalle 15.30, ultima visita alle 20.00
Villa Sant’Elia
sabato 3 e domenica 4 maggio ultima visita alle ore 19.30
Chiesa di San Donato, Piazza Azuni, Piazza Castello, Palazzo dell’Università, Cimitero Monumentale
sabato 3 maggio visite guidate alle ore 17.00 e alle ore 19.00
domenica 4 maggio visite guidate alle ore 10.30, 11.30, 17.00, 19.00
Argentiera – Museo della Miniera
domenica 4 maggio visita guidata la mattina dalle 10.30 alle 12.30;
il pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30
Bus navetta gratuito per l’Argentiera – Museo della Miniera
Partenza dal Corso Regina Margherita angolo Emiciclo Garibaldi
Visita guidata all’Argentiera – Museo della Miniera
domenica 4 maggio partenza da Sassari alle 9.30 e rientro dall’Argentiera alle 13.00; partenza da Sassari alle 14.30 e rientro dall’Argentiera alle 18.00 Massimo 100 posti
Nelle chiese le visite verranno sospese durante le funzioni religiose
Museo della Città. Palazzo Ducale
Le Stanze e le Cantine del Duca
Visite guidate ogni 45 minuti per massimo 20 persone
Si avvisa che la sezione “Le Cantine del Duca”, per sua natura, presenta un percorso accidentato (irregolare) e angusto. Si invitano pertanto i visitatori ad attenersi alla massima cautela e alle istruzioni sotto indicate, in quanto la visita avviene sotto la diretta responsabilità dei partecipanti.
• transitare solo nel percorso indicato e secondo le modalità prescritte
• i bambini al di sotto dei 12 anni possono entrare solo se accompagnati
• usare scarpe chiuse e basse
Rifugio antiaereo di Via G. A. Sanna
Visite guidate ogni 30 minuti per massimo 15 persone
Si avvisa che il sito, per sua natura, presenta un percorso accidentato (irregolare), angusto e sdrucciolevole. Si invitano pertanto i visitatori ad attenersi alla massima cautela e alle istruzioni sotto indicate, in quanto la visita avviene sotto la diretta responsabilità dei partecipanti.
• transitare solo nel percorso indicato e secondo le modalità prescritte
• i bambini al di sotto dei 12 anni possono entrare solo se accompagnati
• usare scarpe chiuse e basse
• indossare il caschetto in dotazione
Castello Aragonese. Il Barbacane
Visite guidate ogni 30 minuti per massimo 12 persone
Si avvisa che il sito, per sua natura, presenta un percorso accidentato (irregolare) e angusto. Si invitano pertanto i visitatori ad attenersi alla massima cautela e alle istruzioni sotto indicate, in quanto la visita avviene sotto la diretta responsabilità dei partecipanti.
• transitare solo nel percorso indicato e secondo le modalità prescritte
• i bambini al di sotto dei 12 anni possono entrare solo se accompagnati
• usare scarpe chiuse e basse
TRASPORTI
Trenino Aiò Servizio gratuito con partenza ogni ora da piazza Azuni
sabato 3 maggio dalle 16.30 alle 19.30 (ultima partenza)
domenica 4 maggio dalle 10.00 alle 19.30 (ultima partenza)
Bus navetta gratuito per la Chiesa di Sant’Anatolia e l’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi
Partenza dal Corso Regina Margherita angolo Emiciclo Garibaldi
Visita guidata presso la Chiesa di Sant’Anatolia e l’Altare Prenuragico di Monte d’Accoddi
sabato 3 maggio partenza alle 17.00 e rientro alle 20.00
domenica 4 maggio partenza alle 10.00 e rientro alle 12.00;
partenza alle 17.00 e rientro alle 20.00 Massimo 50 posti
Sassari culturale e Sassari museale: un unico marchio identifica i principali siti e luoghi della cultura. Il nome Thàmus nasce dall’incontro tra il toponimo medievale della città di Thatari e il circuito museale, racchiudendo in sei lettere l’identità, la cultura e la storia di Sassari. Il marchio riproduce la decorazione del soffitto dell’atrio di ingresso al teatro del Palazzo di Città. Nella rete culturale vanno ricordati in territorio urbano, oltre al Museo della Città – Palazzo di Città e le sue sedi del Palazzo della Frumentaria e delle Stanze e delle Cantine del Duca: Palazzo Ducale, Palazzo D’Usini, Palazzo dell’Insinuazione, Palazzo Infermeria San Pietro, la Fontana di Rosello, il Castello Aragonese – il Barbacane. Nel territorio extra urbano l’area archeologica di Monte d’Accoddi e la domus de janas di Montalè a Li Punti.
Museo della Città Palazzo di Città – Corso Vittorio Emanuele II
Il Palazzo di Città sorge sulla stessa area in cui nella seconda metà del XII secolo venne costruito il Palazzo Comunale, che rappresentava il potere e le istituzioni della città di Sassari. Realizzato tra il 1826 ed il 1829 su progetto dell’architetto piemontese G. Cominotti, oggi il Palazzo di Città è sede del Museo della Città, il cui percorso espositivo offre una rappresentazione dei luoghi, della memoria e dell’identità urbana attraverso i secoli. Ospita le sale del Teatro Civico, ispirato al Carignano di Torino.
Palazzo Ducale – Piazza del Comune
II Palazzo del Duca dell’Asinara, attualmente sede del Municipio, è sorto tra il 1775 e il 1805 ad opera di maestri lombardi. Rappresenta il massimo esempio di architettura civile con funzioni pubbliche presente in città. L’androne settecentesco introduce il visitatore al piano nobile, con numerose sale di notevole interesse, tra cui la Sala Consiliare, originariamente la sala da ballo e di ricevimento del Duca e l’antica cappella.
Museo della Città – Palazzo Ducale
Le Stanze del Duca – Piazza del Comune
Gli ambienti, situati al di sotto dei piani pavimentati, sono stati messi in luce a seguito di due indagini archeologiche (1985 e 2006). Tra i vani scantinati, probabilmente pertinenti ad abitazioni cinquecentesche, si snoda un percorso che attraversa cisterne, pozzi e pozzi neri, lungo una passerella sospesa sulle cantine del palazzo la cui architettura singolare rende il luogo suggestivo e capace di suscitare grande emozione.
Museo della Città
Palazzo della Frumentaria – Via delle Muraglie
L’edificio, risalente alla fine del Cinquecento, fino al 1833 era destinato all’ammasso del grano in caso di carestie o assedio. Il Palazzo fu costruito in due fasi, la prima dal 1597 al 1598 e la seconda dal 1607 al 1608. É costituito da due stabili fra loro similari, strutturati su due piani non comunicanti. Attualmente è la sezione del Museo della Città destinata a spazio espositivo in occasione di mostre temporanee.
Castello Aragonese
Il Barbacane – Piazza Castello
Il Castello di Sassari fu costruito dagli aragonesi intorno agli anni trenta del 1300. Venuta meno la funzione militare, divenne sede dell’Inquisizione nel 1564. Recenti scavi archeologici hanno portato alla luce il Barbacane, realizzato tra la metà del 1400 e il 1503: una struttura difensiva posizionata all’interno del fossato, al di sotto della facciata del Castello e funzionale alla difesa e all’attacco con le nuove armi da fuoco. Il Barbacane è costituito da due corridoi sovrapposti lunghi circa 80 metri, ciascuno dotato di 20 bocche da fuoco per archibugi.
Palazzo d’Usini – Piazza Tola
Su precedenti strutture tardo gotiche, nel 1577 fu riedificato il nuovo palazzo che si affaccia su piazza Tola. Esso rappresenta con le sue forme la prima espressione di edilizia abitativa rinascimentale nell’isola. II palazzo ha subito internamente varie modifiche e attualmente è destinato a sede della Biblioteca Comunale.
Palazzo dell’Insinuazione – Via Insinuazione
Nel 1874 si diede il via alle consistenti opere di ampliamento e riattamento delle strutture secentesche, che portarono il Palazzotto dell’Insinuazione alle forme attuali. L’archivio dell’Insinuazione venne ceduto dall’Amministrazione Comunale al Consiglio Notarile nel 1885, assumendo la denominazione di Archivio Notarile, funzione che assolse sino 1985. In tale data fu riacquistato dall’Amministrazione comunale per farne la sede dell’Archivio Storico Comunale.
Palazzo
Infermeria San Pietro – Largo Infermeria San Pietro
Nel 1662 risultava edificato il primo corpo dell’edificio destinato ad assistere malati, poveri e bisognosi. Il complesso era inserito in un isolato a forte concentrazione abitativa e commerciale, localizzato in prossimità del primo nucleo abitativo della Thathari medievale. A questa prima fase sono riferiti gli spazi della mensa e della cappella, di cui si può ancora oggi ammirare il portale di ingresso. Tra il 1892 e il 1896 il complesso subì diverse trasformazioni. Ristrutturato, è attualmente sede dell’Assessorato alle Culture e al Turismo del Comune di Sassari.
Altare Prenuragico di 8
Monte D’Accoddi – S.S. 131 Sassari-Porto Torres
L’area archeologica, situata a circa 11 km da Sassari, comprende un altare, un villaggio e una necropoli composta da almeno otto ipogei. L’altare, a forma di piramide tronca con rampa d’accesso, è unico nel suo genere nell’isola e nel Mediterraneo occidentale e ricorda gli ziqqurat mesopotamici. Il complesso, risalente alla cultura di Ozieri, del Neolitico Recente, è andato in disuso e in rovina prima dell’Età Nuragica.
Cattedrale di San Nicola – Piazza Duomo
Sulla chiesa romanica di San Nicola, della quale resta soltanto il campanile, venne innalzata nel 1480 l’omonima Cattedrale, in stile gotico-catalano. Ai primi anni del XVII secolo risale invece l’imponente facciata barocca, di notevole impatto ornamentale. Nel retro dell’altare si trova il coro, pregevole opera lignea di ebanisti sassaresi della seconda metà del secolo XVII .
Chiesa di San Michele – Piazza Duomo
La chiesa, eretta nel Settecento, anticamente era intitolata a San Gavino poiché in essa ebbe sede la confraternita dei Bainzini. All’interno lo stemma austriaco con aquila bicipite, situato nel lato destro della navata, attesta che la chiesa attuale è stata costruita tra il 1708 e il 1717. Questa presenta un’unica navata coperta con volta a botte con abside semicircolare. Da questa cappella si accede alla cripta che si estende per tutta la lunghezza della chiesa.
Museo Diocesano – Piazza Duomo
Il Museo consta di tre sezioni: la sezione ori, argenti e paramenti sacri, la Pinacoteca e la cosiddetta sezione Archeologica e della pietà popolare. La prima è ospitata nella Cattedrale di San Nicola presso la sagrestia aragonese, nell’aula capitolare e nei locali dell’antico archivio capitolare. Le altre due sezioni sono ospitate nella vicina chiesa di San Michele.
Chiesa di San Giacomo – Piazza Duomo
La chiesa di fondazione duecentesca, esternamente contraffortata e dalla facciata semplice, si presenta internamente ad aula unica coperta con volta a botte. Sulle pareti laterali dell’aula sono visibili due altari settecenteschi, mentre intorno al 1780 furono realizzati da stuccatori piemontesi due altari in stile barocchetto di gusto rocaille, raro esempio di questo tipo in città.
Palazzo Don Simone Manca di Mores – Piazza Duomo
In Piazza Duomo il Palazzo Manca di Mores presenta un elegante prospetto caratterizzato da belle finestre contornate e da una serie di balconi. Al centro della facciata è lo stemma della nobile casata. La forma attuale del Palazzo è dovuta alla ricostruzione avvenuta intorno al 1838 e verosimilmente dopo il 1840. L’ala di sinistra è identificabile con la Canonica, sorta di convento costruito tra il 1438 e il 1441. L’interno presenta ampie sale dalle volte decorate e bellissimi camini neoclassici in marmo.
Mus’a Pinacoteca al Canopoleno – Piazza Santa Caterina
Allestita nel seicentesco palazzo gesuitico del Canopoleno espone oltre quattrocento opere di diverse scuole artistiche dal Medioevo al Contemporaneo. D’interesse le opere recentemente esposte del Maestro di Ozieri e le nuove sale dedicate a Giovanni Marghinotti e alla grafica e pittura dei Maestri dell’Arte Sarda del ‘900. L’ingresso per i disabili è situato in via Canopolo.
Chiesa di Santa Caterina – Piazza Santa Caterina
Fondata dai gesuiti nel XVI secolo, richiama i canoni architettonici tardo-rinascimentali tipici della Controriforma, con influenze tardo-gotiche, in particolare nel sistema delle coperture. All’interno va segnalata la tela raffigurante l’incoronazione della Vergine, in cui si intravede la secentesca Fontana del Rosello, e il crocifisso ligneo anch’esso del Seicento. L’ingresso per i disabili è situato in via Canopolo.
Chiesa delle Monache Cappuccine – Largo Monache Cappuccine
Il Convento, risalente al XVII secolo, è l’unico in città ancora abitato dalle suore di clausura. La chiesa annessa, ultimata nel 1695, presenta un raro interno tardo barocco ricco di opere, alcune delle quali risalenti al Seicento. L’altare classicheggiante in legno policromo fu realizzato nei primissimi del Settecento. Si possono inoltre ammirare le grandi tele tra cui la pregevole opera del calabrese Mattia Preti.
Chiesa di Sant’Apollinare – Via Sant’Apollinare
La chiesa, situata nel nucleo originario della città, era già parrocchia nel 1278. Fu ampliata intorno alla seconda metà del XVII secolo e in seguito distrutta da un incendio nel 1651. Venne ricostruita agli inizi del Novecento e dell’edificio originario rimangono solo poche tracce. All’interno il crocifisso ligneo in stile gotico del XII secolo, miracolosamente scampato all’incendio, oggetto di grande venerazione.
Torre di Porta Sant’Antonio – Piazza Sant’Antonio
Sull’antica Piazza Sant’Antonio, caratterizzata dalla colonna istoriata, opera dello scultore Eugenio Tavolara, si erge la superstite torre merlata quadrangolare, caratterizzata da merli e feritoie. Probabilmente la torre si è salvata dalla distruzione poiché prima dell’abbattimento del Castello e della quasi totalità delle antiche mura nel 1878 le torri vennero affidate a privati che le utilizzarono come abitazioni.
Scuola di San Donato – Via A. Fontana
L’edificio scolastico di San Donato, progettato dall’ing. Silvio Sanna nel 1906, venne portato a termine nel 1914. Nel 1915 il caseggiato divenne caserma per i soldati in partenza per il fronte e solo al termine della Grande Guerra nel 1918 l’edificio fu finalmente disponibile per le scolaresche. La scuola più antica di Sassari conserva nel suo archivio storico registri e documenti che, dall’epoca del fascismo ai giorni nostri, raccontano la vita del centro storico attraverso i ricordi di tanti insegnanti e dei tanti bambini che sono cresciuti all’interno delle sue accoglienti mura.
Chiesa di San Donato – Via San Donato
La chiesa di San Donato venne eretta nella seconda metà del Duecento e fu costituita in parrocchia già nel 1278 quando furono istituite le cinque parrocchie della città murata. La chiesa mantenne l’aspetto originario sino alla fine del Seicento. L’interno è a navata unica voltata a botte lunettata, con quattro cappelle per parte. Queste ultime ospitano gli altari lignei seisettecenteschi, uno dei quali, quello della Santa Croce, include il Crocifisso ligneo seicentesco.
Piazza Tola
L’antica Piazza Carra Manna (poi Piazza Tola), d’età medievale, venne ricostruita nel XVII secolo dopo aver liberato lo spazio dalle costruzioni che vi insistevano. La Piazza veniva usata anche per il mercato, che diventerà stabile nel 1833 e per un breve periodo fu chiamata Piazza delle Erbe. Sono presenti diversi palazzi di pregevole architettura tra cui il rinascimentale Palazzo Manca d’Usini del 1577, attuale sede della Biblioteca Comunale. Al centro della piazza è collocato il monumento marmoreo di Pasquale Tola (1800 – 1878).
Ex Tipografia Chiarella – Via La Marmora 8
Il complesso dell’ex tipografia Chiarella ha una superficie complessiva di 2.400 metri quadrati articolati su più livelli. Ha assunto nel corso del tempo dal XII ad oggi diverse connotazioni: sorse come carcere cittadino e restò tale fino alla metà del XIX secolo, diventò poi sede del famoso mobilificio Clemente a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento e infine tipografia nel secondo dopoguerra. Scavi archeologici hanno rivelato le mura trecentesche, la stanza delle guardie, la sezione femminile e le celle sotterranee tra cui la celebre fossa in cui venivano gettati i criminali più pericolosi.
Cinta Muraria – Corso Trinità
Costruita dai pisani nel XII secolo, racchiudeva l’abitato con un percorso murato di circa due chilometri e mezzo, intervallato da 36 torri. Sassari mantenne il suo aspetto di città fortificata fino alla metà del XIX secolo; oggi sopravvivono solo brevi tratti, visibili con alcune torri in Corso Trinità, Via Torre Tonda e in Piazza S. Antonio, dove è presente l’unica torre provvista di merlatura completa.
Chiesa della Madonna del Carmelo – Archivolto del Carmine
Edificata a partire dal 1637, la chiesa si trova in corrispondenza del cosiddetto Archivolto del Carmine, una sorta di diaframma tra la città vecchia e quella nuova, realizzato nella seconda meta dell’Ottocento. L’interno è a navata unica voltata a botte con cappelle laterali. L’altare maggiore settecentesco in stucco e marmo espone la piccola tela raffigurante la “Madonna col Bambino” del Sassoferrato.
Palazzina Tomè – Piazza Azuni
Posta alla confluenza della Piazza Azuni con il Corso Vittorio Emanuele, Casa Tomè si eleva su quattro piani. Al terreno si apre il portale centinato, inquadrato da due lesene ioniche e un’aggettante cornice modanata; segue il piano primo, libero da qualsiasi decorazione. Il secondo piano è occupato interamente dal grande appartamento padronale, con un’ala composta da galleria, studio e sala di ricevimento. L’immobile intorno al 1920 fu acquistato dal commendator Giuseppe Tomè, commerciante e collezionista d’arte, che alla morte nominò suo erede il Comune di Sassari.
Piazza Azuni
Piazza Azuni, posta nella confluenza del Corso Vittorio Emanuele II con la via Luzzati e il Largo Cavallotti, prese forma nel 1853 con la demolizione dell’antica chiesa di Santa Caterina e dell’attiguo antichissimo Palazzo del Governo di probabile origine Giudicale e quindi sede del Governatore di Sassari e del Capo di Sopra. Nella bella cornice che si venne a creare sorsero palazzi di prestigio e nel 1856 fu eretto il più antico monumento cittadino, quello a Domenico Alberto Azuni, opera del genovese Rubatto.
Museo Storico della Brigata Sassari – Piazza Castello
Realizzato nel 1992, è ubicato al piano terra della Caserma “La Marmora”, sorta alla fine del XIX secolo nel sito dell’antico Castello Aragonese. L’impianto espositivo è incentrato sul tema della Prima Guerra Mondiale, durante la quale l’Unità Brigata Sassari diede grandissimo esempio di abnegazione e valore militare. Il percorso museale si sviluppa attraverso cinque sale che raccolgono un’interessante documentazione fotografica, armi e cimeli riferiti alle località dove i reggimenti sardi diedero prova del loro coraggio.
Piazza Castello
La piazza nasce dopo la demolizione del Castello nel 1887. Da allora la piazza prese la conformazione attuale, venne livellata e alberata per diventare assieme alla neonata piazza d’Italia il “salotto buono della città”. Alla fine del XIX secolo venne costruita la Caserma La Marmora, che occupa tutto un lato dell’attuale piazza.
Palazzo Giordano Apostoli – Piazza d’Italia
L’edificio, in stile neogotico, fu costruito nel 1878. Di pianta rettangolare, si articola su tre livelli a sviluppo orizzontale. Il piano terra, rivestito in trachite a bugnato rustico, presenta centralmente un imponente portale d’ingresso. Le sfarzose sale interne sono anch’esse decorate e arredate in stile neogotico, ricche di fregi, stucchi e affreschi. Di particolare interesse la cosiddetta “sala gialla”, oggi salone di rappresentanza, e lo scalone con ricorrenti motivi decorativi che rivelano uno straordinario bestiario di ascendenza medioevale.
Palazzo del Banco di Sardegna Sala Stefano Siglienti – Piazzetta Banco di Sardegna
Il palazzo, costruito nel 1927, si sviluppa su cinque piani, di cui i due più bassi si affacciano sul Fosso della Noce, mentre i tre superiori su Viale Umberto I. Lo stile su un’impostazione di reminiscenze rinascimentali (il gioco dei tre corpi sporgenti, il bugnato in trachite al piano terra), conferisce al palazzo la stessa aria autorevole che era stata data, quarant’anni prima, al vicino Palazzo della Provincia. Dal 1980 è sede del Banco di Sardegna. La Sala di rappresentanza del palazzo, intitolata all’economista sassarese Stefano Siglienti, ospitava lo sportello bancario del quale è stata mantenuta la grande cassaforte.
Casa Cugurra – Via Roma
Casa Cugurra, sorta nella via Roma con un impianto aperto sulla strada giustificato dalla sua perifericità di allora, è caratterizzata da una singolare costruzione realizzata in due tempi che passa da richiami neobarocchi a decorazioni in ceramica e graniglia colorata di matrice modernista. La prima parte, realizzata a fine Ottocento, presenta vivaci decorazioni nell’ingresso principale architravato con una lunetta poggiante su lesene. Gli stucchi decorativi sono altresì presenti nel corpo rientrante nel giardino con volute, timpani spezzati, figure sinuose, busti, medaglioni, completati da statue sulla balaustra e da medaglioni contenenti figure di uomini illustri.
Rifugio Antiaereo – Via G. A. Sanna
Durante i primi anni della seconda guerra mondiale, anche a Sassari, sotto le rigide regole dell’Unione Nazionale di Protezione Antiaerea, iniziarono i lavori per la costruzione di rifugi antiaerei. Nel rifugio adiacente il Museo Archeologico Nazionale “G. A. Sanna” erano presenti quattro ingressi, ora murati, accessibili tramite ripide scalinate che portano all’interno dei corridoi principali. Il sotterraneo è costituito da lunghi corridoi intersecati da altri brevi spazi che presentano ancora alcune caratteristiche dell’epoca, come i portalampada, unica fonte di luce all’interno di queste strutture sotterranee scavate nella nuda roccia.
Museo Archeologico Nazionale G.A. Sanna – Via Roma
Inaugurato nel 1931, il Museo “G. A. Sanna” è la principale istituzione museale della Sardegna centrosettentrionale per dimensioni e importanza scientifica delle sue raccolte, nonché importante riferimento culturale. Il Museo presenta le diverse fasi della storia della Sardegna attraverso reperti e oggetti che vanno dal Paleolitico ai giorni nostri. Comprende raccolte archeologiche, etnografiche e un’importante pinacoteca. Recentemente è stata ricostituita la sezione etnografica intitolata a Gavino Clemente, che espone esemplari di antichi abiti maschili e femminili.
Ex Ospedale Civile Santissima Annunziata – Piazza Fiume
Il complesso monumentale ospiterà la Biblioteca Universitaria di Sassari, istituto periferico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Istituita nel 1765 da Vittorio Amedeo II, possiede attualmente circa 300.000 volumi, costituendo, a tutti gli effetti, la memoria storica della città. Sarà possibile visitare l’androne, l’atrio ed il vestibolo dei Benefattori con lapidi murate, statue e busti dedicati a coloro che contribuirono alla costruzione e allo sviluppo dell’Ospedale. Si potrà accedere, inoltre, alla Cappella dedicata alla SS. Annunziata.
Palazzo della Università – Piazza Università
Nata circa 450 anni fa come Università regia, quella di Sassari è stata la prima Università della Sardegna. Nel 1611 i gesuiti iniziarono i lavori del loro Studio generale, o Collegio di S. Giuseppe, oggi sede di rappresentanza dell’Università. Nel 1927 vennero modificati il prospetto e il porticato interno, che si affaccia sul cortile centrale sul quale gravitavano le aule di studio. II fronte posteriore, unica parte rimanente dell’edificio secentesco, si affaccia imponente sui giardini pubblici cittadini.
Chiesa di Santa Maria di Betlem – Piazza Santa Maria
Di fondazione romanica (XII secolo) ha subito nel corso dei secoli le influenze delle numerose conquiste alle quali è stata soggetta la città. Dalla sagrestia si accede al chiostro di origine duecentesca all’interno del quale è possibile ammirare la fontana cosiddetta del Brigliadore. Il 14 agosto di ogni anno, da cinque secoli, le antiche corporazioni di arti e mestieri sciolgono il voto alla Vergine Assunta esposta all’interno della chiesa con l’offerta di dieci ceri di legno in occasione della Discesa dei Candelieri.
Chiesa di San Giuseppe – Corso Regina Margherita
La chiesa è stata realizzata tra il 1884 e il 1888, su progetto dell’ingegnere del Comune Francesco Agnesa, in un’area rimasta isolata dal resto della città fino alla vigilia della prima guerra mondiale. La facciata venne ideata sul modello della palladiana basilica di San Giorgio Maggiore a Venezia: suddivisa in due ordini che corrispondono rispettivamente alla navata centrale e alle due navate laterali, essa è caratterizzata da quattro colonne con capitelli corinzi. L’interno, a pianta rettangolare, presenta tre navate voltate a botte, cappelle laterali e abside semicircolare. Nella chiesa è custodito il simulacro seicentesco di Nostra Signora della Mercede.
Villa Sant’Elia – Via IV Novembre
L’edificazione della villa risale agli anni 1911-1913. L’edificio principale ha un tocco fortemente aulico di ascendenza rococò piemontese, fatta eccezione per le logge poi chiuse da vetrate, le terrazze a disegno circolare, piccoli dettagli come gli ornamenti dei pluviali e la torretta aperta a loggia. Intorno alla villa un vasto terreno con vialetti pedonali, statue, percorsi a pergolato che conducono ad un gazebo. Oggi ospita la sede dell’Associazione degli Industriali del Nord Sardegna.
Liceo Artistico F. Figari – Piazza D’Armi
L’attuale Liceo artistico di Sassari vide i suoi natali nel 1940, quando l’allora Ministero dell’Educazione Nazionale promosse l’allora Regia Scuola per le arti edili e fabbrili nata nel 1923 allo status di Regio Istituto d’Arte per la Sardegna. Lo stabile di Piazza d’Armi, in origine una fabbrica di calzature, ha subito nel tempo diversi rimaneggiamenti, tra i quali si notano dei particolari in stile liberty nella balconata, nei cornicioni e nelle finestre. La Scuola d’Arte ricevette l’impulso fondamentale per la sua trasformazione in Istituto, grazie
alla solerzia di Filippo Figari, che la guidò dal 1935 al 1958.
Liceo Classico D. A. Azuni – Via Rolando
Inaugurato nel 1933, l’edificio mette in evidenza il lungo fronte segnato verticalmente da lesene con due avancorpi laterali, raccordati tramite un blocco centrale su tre livelli, preceduto da una doppia scalinata parallela alla facciata. All’interno luminosi e larghi corridoi servono i vari piani raccordati da scale ampie con ringhiere in ferro battuto. Nel 1933 il pittore Mario Delitala, incaricato di dipingere l’aula magna, realizzò soggetti ispirati all’indirizzo classico dell’istituto (“Eracle e Chirone, i Giganti”) con un linguaggio figurativo tradizionale.
Palazzina Acquedotto – Viale Adua, ang. Via Gramsci
Il Nuovo Acquedotto di Sassari venne inaugurato il 5 Agosto del 1880. Purtroppo da subito ci si accorse della scarsa salubrità delle acque che dalle fonti e dal bacino del Bunnari arrivavano alla città convogliate in un tunnel sotterraneo. I problemi legati alla potabilità delle acque si protrassero per oltre 20 anni. L’Acquedotto di Sassari, dopo un breve periodo di utilizzo a scopo irriguo, venne completamente soppiantato dal nuovo impianto cittadino realizzato solo nel dopoguerra.
Parco di Monserrato – Via Budapest
Situato alla periferia della nucleo urbano, il più grande polmone verde di Sassari ha per Sassari un grande valore simbolico e storico, in quanto tutta la proprietà era indubbiamente la più importante delle tenute nobiliari del territorio cittadino. Nella seconda metà del XIX secolo il parco, che si estende per sei ettari, assunse l’attuale impianto neoclassico, Vennero predisposti manufatti di pregio architettonico quali il Tempietto delle Acque, il Ninfeo, la Torre e la Vasca del Belvedere, in stile neogotico: una vera e propria opera d’arte, progettata sfruttando le naturali pendenze del territorio e concepita come sistema integrato di architettura e natura.
Cimitero Monumentale – Via San Paolo
Ricavato nell’orto adiacente il convento e la chiesa di San Paolo, il cimitero monumentale venne inaugurato il 12 luglio 1837 e ampliato già nel 1839. La seconda metà del XIX secolo fu caratterizzata dalla costituzione di numerose tombe di famiglia. Queste vere e proprie opere d’arte funeraria, realizzate da validi artisti sardi e provenienti dalla Penisola tra i quali lo scultore piemontese Giuseppe Sartorio, particolarmente apprezzato in tutta l’isola, accentuano la dimensione commemorativa individuale secondo un’idea di decoro tipicamente borghese.
Convitto e Azienda Agraria Istituto N. Pellegrini – Via Bellini
L’Istituto Tecnico Agrario “N.Pellegrini” nasce a Sassari nel 1894 come Regia Scuola Pratica di Agricoltura. L’antica sede della scuola è attualmente utilizzata come struttura residenziale per gli studenti fuori sede ed è circondata da un’azienda agraria di circa trenta ettari con oliveti, frutteti ed orti; sono anche presenti tre dragonare. Nelle due giornate saranno esposti strumenti scientifici, materiale fotografico storico e antichi strumenti di lavoro.
Giardini dell’Istituto Agrario – Via Bellini
Dopo anni di abbandono rinascono i giardini presso l’istituto agrario Pellegrini. La storica area verde, risalente agli anni ’30, ospita specie di notevole rilevanza botanica: dalle siepi di ligustro ed eponimo ad esemplari di melograno da fiore, oleandri, lillà, cotoneaster, viali di leccio, pino marittimo e palme delle Canarie. Nel giardino si possono oggi ammirare la fontana e l’acciottolato che in origine abbellivano questa oasi rigogliosa, frequentata assiduamente per diversi decenni dai cittadini sassaresi.
Santuario di Nostra Signora del Latte Dolce – Viale Kennedy
Il Santuario, costruito presumibilmente tra il 1177 e il 1190, venne abbandonato nel Cinquecento. Quando, nel 1825, venne riportato alla luce, al suo interno conservava quasi
intatta una lunetta dipinta raffigurante la Madonna che allatta il Bambino Gesù (risalente al XIV sec.). Il ritrovamento apparve miracoloso agli abitanti della borgata, che da lì in avanti cominciò ad essere chiamata “zona del Latte Dolce”. La chiesa ha subito nel corso dei secoli diverse modifiche strutturali, tra le quali, nel 1954, la costruzione di un portichetto rustico in corrispondenza dell’ingresso.
Chiesa di Sant’Anatolia – Località Caniga
La prima citazione della chiesa di Sant’Anatolia risale al 31 gennaio 1571. L’edificio presenta una facciata timpanata piatta e bianca segnata da una cornice marcapiano. Il portale d’ingresso rettangolare è preceduto da una scalinata in trachite. Il corpo centrale della chiesa è a campata unica con sei cappelle laterali, tre per parte, che conducono verso l’altare maggiore nel quale è ospitato il simulacro della Santa.
Argentiera Museo della Miniera
Il villaggio dell’Argentiera nasce come borgo di minatori e prende il nome dal materiale estratto dai giacimenti di piombo e zinco argentifero. La miniera, utilizzata in epoca romana e medievale riprese l’attività di estrazione nel 1867 sino agli anni settanta del Novecento. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale e dopo diverse e alterne vicende la miniera esaurì la sua attività. Il complesso architettonico costituisce uno dei maggiori esempi di archeologia mineraria della Sardegna ed è attualmente oggetto di progetti di riqualificazione urbanistica e ambientale.
Fonte Comune di Sassari