Pastori o Menti sopraffine? Un’invenzione rivoluzionaria di Franco Lisci, l’auto a pipì.
Siamo entrati nell’era dell’innovazione tecnologica, abbiamo felicemente superato l’incognita dell’anno 2000, abbiamo tremato di fronte alle ipotesi catastrofiche delle profezie dei Maya, alcuni registi cinematografici hanno ridipinto il 2012 come l’anno del cambiamento ed anche il Papa inizia a dare segni di apertura su tanti argomenti fin’ora tabù per la chiesa, siamo rimasti letteralmente stupiti, attoniti quando un uomo di colore ha fatto suo, il potere più grande di tutto il mondo, la presidenza degli Stati Uniti d’America, ed abbiamo anche imprecato contro gli squali finanziari quando è scoppiata la bolla immobiliare negli USA, trascinandoci tutti a fondo, abbiamo anche smesso di votare perché tanto poi se li scelgono loro chi ci governa e chi no, siamo diventati un popolo

talmente progredito e onesto che abbiamo rimandato due soldati italiani in un paese straniero nonostante non fossero accusati di nulla, ma di nulla potrebbero essere accusati di un fatto accaduto in acque internazionali, e lasciati incarcerare in attesa di un giudizio di parte che dopo due anni ancora non arriva, insomma l’Italia è un paese per bene, uno stato come non c’è ne sono uguali, una nazione industrializzata che esporta le proprie fabbriche perché qui il costo del lavoro è troppo oneroso, una nazione che finanzia pubblicamente l’industria automobilistica nazionale per permetterle di comprarsi un marchio straniero e stabilirsi in un paese che non ha leggi fiscali come le nostre, ma nonostante tutto ciò, la Sardegna ed i Sardi sono considerati cittadini di serie B, da molti anche di serie C. Per tutti i nostri connazionali, tranne qualche sporadica eccezione, siamo solo pastori e allevatori, capaci unicamente di portare due pecore al pascolo e fare ottimi maialetti arrosto. Ci considerano davvero stupidi, ignoranti e rozzi, incapaci di tutelare il nostro territorio e quindi facili prede di squali cementificatori, il che in molti casi è vero, altrimenti non ci sarebbero le questioni che stanno nascendo in questi giorni sul neo PPS promosso e fatto passare sottobanco dall’uscente emerito presidente della Regione, Cappellacci. Ma la vera domanda è: Siamo davvero così? Non siamo capaci di realizzare nulla che abbia una profonda radice esclusivamente Sarda? Coloro che non sono fuggiti in altri paesi in cerca di “vita” sono solo stupidi ignoranti e rozzi uomini del sud? Oppure ci sono ancora delle eccellenze nelle arti e nella tecnologia che la superbia continentale delle grandi Lobby Industriali non vuole fare emergere?

Si! Eccome, c’è ne sono tante, e moltissimi fanno davvero fatica a destreggiarsi tra le innumerevoli beghe burocratiche e legali per provare ad emergere e fare della Sardegna un nome, un luogo di cui parlare e da ricordare con piacere ed entusiasmo, ma qualcuno ci riesce alla grande, anche con le ali tarpate da alcune norme della legislazione vigente, come il caso di Franco Lisci, imprenditore di Gonnosfanadiga nel Medio Campidano, e la cui azienda fa parte del polo produttivo La Casa Verde CO2.0(CO2 punto zero). Lisci ha presentato la sua invenzione ad Alghero in occasione della mostra di Legambiente sulle innovazioni verdi, che si è svolta il 9 novembre 2013 nella sede del Parco di Porto Conte, si tratta dell’auto alimentata ad urina. “Una energia ricavata da se stessi, pulita, senza impiego di petrolchimici, biomasse, senza produrre gas di alcun tipo e considerate le minime dimensioni dell’impianto, senza consumo di suolo.” Queste sono le parole usate per la presentazione ufficiale di questa nuova e strabiliante invenzione, che lo stato Italiano ha già bloccato ancor prima della vera nascita, poiché Lisci aggiunge “Per lo Stato italiano questo uso è illegale, mentre è consentito l’uso di additivi al carburante tradizionale. Abbiamo quindi realizzato dei trasformatori che consentono di usare nel motore delle automobili l’urina come additivo”.
Una meravigliosa intuizione, ci sono davvero le potenzialità per creare un motore completamente alimentato dalla nostra pipì, ma la legislazione attuale permette solo di aggiungerla come additivo alla benzina normalmente in commercio. Se applicate le opportune modifiche a un’auto a benzina, il risparmio sul consumo di carburante è del 35%. Su un’auto diesel il risparmio arriva al 60%, mentre su una a gas arriva addirittura all’80%. Il tutto senza emissioni inquinanti. Gli unici scarti infatti sono ovviamente biodegradabili e ricchi di sostanze nutritive per la terra. L’urina da scarto diventa risorsa, sostanza fondamentale per attivare il processo di elettrolisi per produrre energia. Lisci ha ideato e realizzato due differenti tipologie di motori normati a legge e alimentati dall’urina. Uno serve per i mezzi di trasporto, l’altro per usi domestici come accendere la luce, il computer, cucinare, per usare gli elettrodomestici o altri impianti che vanno a corrente.
Secondo quanto riporta l’Ansa, questo nuovo prodotto ha superato alcuni dei problemi tecnici che ne avevano limitato la diffusione. Uno dei tanti è stato risolto con l’impiego di un filtro specifico in 100% pura lana di pecora sarda, prodotto da Edilana. Le sue proprietà, infatti, impediscono la formazione di condensa, sono disinquinanti e rendono possibile l’utilizzo dell’additivo senza danneggiare il motore. “Si tratta di una energia ricavata da se stessi, pulita, senza impiego di petrolchimici, biomasse, senza produrre gas di alcun tipo e considerate le minime dimensioni dell’impianto, senza consumo di suolo”.
L’idea è certamente rivoluzionaria ma non è nuova, anzi, era già stata sperimentata in molte parti del mondo, ma finora nessuno l’aveva ancora perfezionata e resa fruibile come ha fatto il nostro Franco Lisci, imprenditore Sardo del Medio Campidano.
Finalmente i sogni proibiti di alcuni di noi automobilisti, trovatisi improvvisamente, o quasi, nel bel mezzo di una strada di campagna, o peggio sulla 131, senza una goccia di carburante, potranno realizzarsi, riempire il serbatoio della propria automobile con della calda, appiccicaticcia, giallognola e totalmente gratuita pipì.
Piero Cossu.