Museo naturalistico del territorio “G. Pusceddu” Arte52 “VERO” DI SEGNI E DI NATURA Personale di Nicolino Sirigu dal 11 aprile al 11 maggio 2014
Arte52
“VERO” DI SEGNI E DI NATURA
Personale di Nicolino Sirigu
Dal 11 aprile al 11 maggio 2014
Museo naturalistico del territorio “G. Pusceddu”
strada Lunamatrona-Collinas snc Info 070 9341009
Arte52 propone, per questo nuovo appuntamento, una forma d’arte raffinata come testimoniano le opere di diversi maestri della prima metà del Cinquecento: la xilografia. Questa arte incisoria apparentemente semplice, sia per il materiale usato, sia perché non richiede l’uso di agenti chimici, è la più difficile per quanto riguarda l’esecuzione, poiché non ammette errori o ripensamenti e necessita di assoluta padronanza della tecnica, abilità e fermezza di mano. Sono molti gli artisti che hanno trovato, nella xilografia, un sentiero di ricerca sempre nuovo e così è stato anche per Nicolino Sirigu. La xilografia diventa la tecnica congeniale alla manualità e al mondo interiore di questo artista, che si rivela nella visione dal “vero” attraverso la dimensione del proprio vissuto e del proprio ambiente. L’inaugurazione della personale “Vero”di segni e di natura si terrà venerdì 11 aprile alle ore 18 presso il Museo Naturalistico del Territorio “ G. Pusceddu” e si potrà visitare fino all’11 maggio 2014. Al vernissage si accompagnerà il finissage della personale “Arrastu” di Sergio Putzu.
“ Vero di segni e di natura”.
L’opera di Nicola Sirigu ripropone, attraverso il “vero”, alcune riflessioni sul valore espressivo della xilografia. La scelta della tecnica xilografica è del resto riconducibile ad un percorso legato essenzialmente alla tradizione incisoria degli artisti locali, che, nel secolo scorso, individuarono nel linguaggio xilografico il mezzo più efficace per contribuire allo sviluppo di un’ “arte sarda”, dotata di una specifica identità, collegata alla cultura del luogo ma comunque aperta alle nuove tendenze europee. Da Biasi in poi, la pratica della xilografia, diventerà un “modus operandi”ricorrente, per narrare il mondo degli artisti e la loro visione della vita. Il percorso di Sirigu appare quindi guidato da precisi riferimenti storici e supportato da un’esperienza operativa in grado di attualizzarne temi e contenuti.
L’uso del legno d’olivastro impone del resto una fondamentale considerazione. La durezza estrema del legno e la sua compattezza, fanno si che il primo interesse dell’artista sia quello di sfidare la materia per riappropriarsi del mestiere, diversificandone le procedure in modo personale e originale. Si tratta di una soluzione piuttosto individualistica, che incide sull’emotività nell’uso di un tratto inciso con energia, definendo tagli di luce e passaggi tonali nella ricerca dell’effetto pittorico. Ma ancora, la valenza del segno si declina in variegati procedimenti, dal grafismo calligrafico, alla messa in evidenza delle nervature della matrice. Tutti elementi che concorrono a definire l’uso della xilografia, come tecnica congeniale alla manualità e al mondo interiore di questo artista, che si rivela nella visione dal “vero” attraverso la dimensione del proprio vissuto e del proprio ambiente.
Tra i vari temi trattati da Sirigu, il “paesaggio” è senza alcun dubbio, quello di maggior impatto emotivo. Una natura multiforme, osservata con precisione analitica nei vari particolari resi da un segno spesso dettagliato e calligrafico. E’ l’elemento arboreo, in tutte le sue implicazioni, a suggerire l’armonia di una visione verista: gli alberi della radura o i cespugli ai bordi di un ruscello, in cui il segno si infittisce e crea sensazioni vibratili di luci ed ombre con suggestivi effetti pittorici. Anche gli animali partecipano all’emozione del racconto: sono i cavalli ad assumere un ruolo simbolico nel paesaggio, quando si uniscono all’uomo, o appaiono in solitudine nella visione lirica dello spazio. Tale dimensione evocativa dell’ambiente tende invece ad attenuarsi nel mondo pragmatico della quotidianità, dominato dalla concezione “verista” della vita e dell’uomo. Si tratta di una realtà idealizzata e modellata sui ritmi del mondo agreste, depositario di valori essenziali, come il lavoro e la tradizione. In tale dimensione, la figura umana acquista la valenza di un ruolo tipico, inserito nel suo contesto popolare, per affermarne la specificità culturale e sociale, mentre raramente emergono i caratteri delle singole personalità, come avviene quando, per andare oltre il significato verista del quadro, l’artista si apre liberamente all’interiorità del piccolo mondo quotidiano. E’ allora evidente la predilezione per i contrasti modulati tra luci ed ombre, rese con una morbida tessitura nelle scene d’interni, al contrario, ricca di contrasti e di tagli di luce negli spazi aperti.
Beatrice Dotzo
Biografia
Nicola Sirigu, pittore, incisore e scultore autodidatta, è nato ad Orroli nel 1956. Si dedica dal 1995 alla tecnica della xilografia con un gusto estetico rigorosamente personale. Utilizza le matrici ricavate dagli alberi dell’olivastro.
Pittore incisore e scultore autodidatta, quinto tra dieci figli di una famiglia contadina, Nicolino Sirigu nasce ad Orroli nel 1956. La passione per l’arte nasce sui banchi di scuola, dove disegna in continuazione tutto ciò che gli capita davanti. Dopo aver completati gli studi presso la locale scuola media, Sirigu avrebbe voluto frequentare una scuola di indirizzo artistico ma, a causa della mancanza di mezzi finanziari, dovette rinunciare per trasferirsi a lavorare nella penisola. Rientrato definitivamente in Sardegna nel 1981, Sirigu continua a lavorare per conto di un’impresa e nei ritagli di tempo, riprende dimestichezza con il disegno e con la pittura. (Salvatore Demuro)
Mostre personali e collettive
– Personale di pittura ad Orroli nel 1986
– collettiva di pittura ad Orroli nel 1988 e 1990
– rassegna d’arte -Terra Nostra- di Villanova Tulo nel 1991
– seconda personale di pittura ad Orroli nel 1994
– corso ad Isili sulle tecniche dell’incisione nel 1995
– personale ad Isili di pittura 1995
– collettiva di pittura a Seui nel 1996
– nel 1997 partecipa ad Isili al primo concorso regionale dedicato a Salvatore Naitza, dove si classifica al 3° posto
– premiato nel 1997 alla prima edizione di pittura e grafica -Terra Nostra-
– collettiva di pittura scultura e grafica a Seiu nel 1997
– nel 1988 partecipa a Sassari alla 12° rassegna di pittura scultura e grafica, dove gli sarà attribuito il gran premio della critica con giudizio unanime della giuria e diploma d’onore
– collettiva a Sassari di grafica pittura e scrittura alla 5° biennale Sanremese
– personale nel 1998 presso il centro culturale -Casa Frau- di Pula, dove otterrà uno straordinario successo di critica di pubblico con una serie d’incisioni sul tema “Dal grano al Pane”
– personale di pittura e grafica presso caffè dell’arte a Cagliari
– personale di pittura e grafica a S. Antioco nel 2001
2002
– Collettiva presso -Le Vele- a Quartu S. Elena
– personale padiglione Eno-Agro-Alimentare di Milano
– personale a Cagliari in via Dante
– personale a Desulo – Montagna Produce
2003
– Personale a Ballao 2003
– collettiva passeggiata coperta a Cagliari
– collettiva fiera natale a Cagliari
– personale a Muravera
– personale a Tonara
– collettiva a Pordenone
– collettiva EXPO Bologna
2004
– Personale EXMA Cagliari
– collettiva Piazza del Carmine Cagliari
– collettiva La Montagna Produce
2005
– Maestro e discepolo – Giovanni Dotzo e Nicolino Sirigu – Orroli
– Cittadella dei Musei
– La montagna produce – Desulo
– collettiva Piazza del Carmine- terza dom. di ogni mese – Cagliari
2006
– Personale Muravera
– Personale Nuoro “La via del pane”
– collettiva – Piazza del Carmine- terza dom. di ogni mese – Cagliari
– Personale Cagliari T- Hotel Convegno di neonatologia –
– Collettiva – La montagna produce – Desulo
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