Musei Civici di Cagliari: Inaugurazione della mostra “Quando tutto era sotto casa” venerdì 14 marzo alle 18.30 al SEARCH
Una mostra partecipata che, con il contributo di tutti, illustra le vicende del commercio a Cagliari dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento e le relative influenze nazionali e internazionali che la città andava assorbendo, tali da inserirla nel novero delle città di respiro europeo. Le contaminazioni commerciali, sociali e culturali della nuova stagione della città borghese, hanno contribuito in maniera significativa all’orditura su cui Cagliari trova ancor oggi le ragioni fondanti della sua natura e sulle quali può basare la candidatura a Cagliari Capitale Europea della Cultura 2019.
La partecipazione dei commercianti, dei cittadini e delle istituzioni ha contribuito ad arricchire il percorso espositivo integrando la documentazione dell’Archivio Storico comunale.
Documenti, fotografie, oggetti e altri materiali esposti rievocano il mondo delle attività commerciali cittadine, le atmosfere delle vecchie botteghe e dei lussuosi negozi del centro, il lavoro dei piccoli e dei grandi commercianti che hanno operato e ancora operano in Città.
Quando tutto era sotto casa… era il tempo in cui bastava uscire dal portone della propria casa per trovare la bottega di alimentari, la latteria, l’ortolano, la drogheria profumata di spezie e di saponi, la merceria, la cartoleria; il tempo dei prestigiosi negozi del “centro” per gli acquisti delle occasioni importanti della vita, dunque uno sguardo al passato per capire meglio il presente, un impulso per stimolare la riflessione, il dibattito, l’incubazione di idee e progetti in grado di affrontare le sfide del mercato di oggi.
La mostra, curata da Anna Maria Montaldo, è stata realizzata dai Musei Civici, Archivio Storico e Biblioteche Comunali di Cagliari.
SEARCH
Sottopiano Palazzo Civico
Largo Carlo Felice 2, Cagliari
Tel: +39 070 6777187
Orari: dalle 9.00 alle 20.00
Aperto tutti i giorni
INGRESSO GRATUITO
PRIMO ATTO (14 MARZO 2014)
Il nuovo volto della Città borghese
Il primo atto della mostra racconta la Città che, dopo l’abbattimento di parte delle mura dei quartieri storici, si trasforma in città borghese: apre lo sguardo, la mente e lo spirito su nuovi spazi e orizzonti, dando impulso a un rinnovato sviluppo urbanistico sul modello delle città europee e nel contempo accoglie nuovi cittadini che provengono sia dall’Isola, sia dalle altre città italiane e straniere. La linfa che nutre questa nuova stagione si concretizza nell’intensificarsi dei commerci, ma anche nella nuova disposizione di un gruppo sociale, la borghesia, che vede nello scambio, nei viaggi e nel confronto una ragione del proprio esistere. Si delinea in tal modo una nuova identità della Città e se ne traccia la prospettiva futura. Documenti e fotografie testimoniano l’apertura di esercizi commerciali e il sorgere di nuove attività artigiane, capaci di soddisfare le emergenti esigenze di consumo che spaziano dalla moda alla cura della persona, ai nuovi gusti gastronomici, alla ristorazione, agli arredi delle case private e molto altro, creando un nuovo stile di vita; gli oggetti arricchiscono e rendono concreta e tangibile questa trasformazione, riverberando, da un lato, una soffusa malinconia del tempo che fu e, dall’altro, fissando come in un fotogramma le aspettative di generazioni rivolte al futuro.
SECONDO ATTO (15 MAGGIO 2014)
I mercati, il porto e le manifatture in Città
Il percorso guida il visitatore alla scoperta di altri aspetti del commercio in Città. Il tempo del commercio ambulante con le bancarelle all’aperto, il passaggio alla struttura organizzata del mercato civico nel largo Carlo Felice inaugurato nel 1886 per arrivare, negli anni Cinquanta, ai più moderni mercati di via Pola e San Benedetto parallelamente ai mercati rionali. I mercati ancora oggi rappresentano un’importante e caratterizzante realtà cittadina nonché un luogo d’incontro, scambio e relazione per tutti i ceti sociali. I documenti e i materiali esposti disegnano l’evoluzione di questo settore commerciale attraverso le fotografie, i regolamenti, le autorizzazioni, le planimetrie e i prospetti degli edifici accompagnati da una selezione di atti relativi alle attività portuali. Altro aspetto rilevante infatti, per il progresso generale della Città e del settore commerciale in particolare, è il contestuale ammodernamento del porto. Lo sviluppo nel tempo di un moderno ed efficiente scalo con la costruzione di nuove banchine e l’ampliamento di quelle esistenti, pone le basi per l’incremento dei collegamenti marittimi tra Cagliari e il Continente e innesca un processo virtuoso nello sviluppo dei commerci e delle comunicazioni. L’ultima sezione illustra gli insediamenti manifatturieri all’interno di quello che oggi è il centro di Cagliari; piazza del Carmine, viale Trieste, viale Regina Margherita, via Sonnino, solo per citarne alcuni, erano dunque luoghi popolati da operai, impiegati, fattorini: il variegato mondo delle manifatture e degli opifici costituiva il tessuto produttivo e commerciale della Città.
TERZO ATTO (16 OTTOBRE 2014)
La Città nell’era della globalizzazione: come immaginare futuri possibili
Il confronto con l’Europa e con il mondo hanno cambiato e ibridato i gusti e i costumi dei cagliaritani, trasformando anche il tessuto economico. In questo atto si posa uno sguardo sulla città commerciale di oggi con le sue abitudini e i nuovi rituali urbani, delineando per quanto possibile, le caratteristiche comuni con le altre realtà commerciali del continente europeo, facendo i conti con la recente evoluzione che vede la creazione dei grandi centri commerciali, dei discount e del commercio elettronico. Durante il lungo percorso dei tre atti della mostra dibattiti, seminari e confronti offriranno lo spunto per riflettere e cercare risposte possibili alle domande emergenti e pressanti che il settore va ponendosi in questo ultimo decennio: come interagisce il commercio tradizionale con l’attuale realtà? A quale fascia di pubblico può rivolgersi offrendo nuovi servizi? Quale specializzazione può far sopravvivere il negozio sotto casa? Cosa può fare il settore pubblico per facilitare e sostenere questa trasformazione? …