Mostra pittorica dell’artista Lino Pes dal 22 agosto al 21 settembre 2014 Museo del Territorio “G.Pusceddu”
Arte52
“PRESENTIMENTO DI FORME”
Personale di Lino Pes
Dal 22 agosto al 21 settembre 2014
Museo naturalistico del territorio “G. Pusceddu”
Strada Lunamatrona-Collina
Il Progetto Arte52 giunge al suo trentaduesimo appuntamento ospitando “Presentimento di forme”, la personale di Lino Pes. L’artista olbiese costruisce le sue opere partendo dalla materia amorfa, ritrovata quasi per caso negli angoli dimenticati dalla civiltà, imbastendo poi logiche figurative che rendono ragione del divenire costante della natura.
Egli compone una sorta di ponte ideale tra l’arte sarda e l’arte orientale, due sensibilità a confronto, che si incontrano nello studio della sua ultimissima produzione.
L’inaugurazione della personale “PRESENTIMENTO DI FORME” si terrà venerdì 22 agosto alle ore 19.00 presso il Museo Naturalistico del Territorio “G. Pusceddu” e si potrà visitare fino al 21 settembre 2014. Alla vernice si accompagnerà la conclusione della personale “NELLA LUCE…BUIO” di Franca Tronci.
LINO PES
“PRESENTIMENTO DI FORME”
Dipinte con colori industriali su lastre d’alluminio ‒ lastre abitualmente utilizzate per la stampa offset ‒, le opere in mostra offrono una declinazione affascinante delle prerogative che contraddistinguono la pittura di Lino Pes, disponibile ad accogliere l’emozione della materia cromatica, la logica compositiva, l’intensità del gesto che coincide col segno e si fa sintesi di immagine e calligrafia, laddove l’Occidente incontra l’Oriente. Sono opere astratte, perché nell’astrattismo, come ebbe ad affermare Antonio Sanfilippo, tendono a rivelarsi i «nuovi aspetti delle cose».
La materia cromatica si espande a partire dalla sgocciolatura di una macchia, per farsi, dominata dalla razionalità, possibilità di costruire lo spazio. L’artista riporta nel lavoro pittorico la sua padronanza professionale nel progettare, per questo lo spazio-colore assume, malgrado la superficie bidimensionale, una compattezza quasi architettonica. Le
stesure si determinano per piani paralleli, per campi saturi di tinte metalliche attraversati da linee di forza, per zolle che racchiudono ricordi paesistici e orizzonti sul mare.
L’ascendenza mediterranea coesiste con le suggestioni che provengono dal Sol Levante: ideogrammi s’inscrivono tra i verdi e i blu ‒ industriali, certo, ma fatti partecipi dell’afflato intimo della natura ‒, nella vertigine dei gialli e dei fucsia, degli arancioni e dei carmini. E affiorano, come un presentimento, le forme. Appena lievi increspature di luce. Oppure, più
esplicitamente, forme di uova che sono un tributo alla vita e alla storia dell’arte, anelito non sopito a pierfrancescane perfezioni.
Simona Campus, storica dell’arte e curatrice