Mostra personale di Giosuè Marongiu a Cagliari Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà dal 19 dicembre 2014 al 11 gennaio 2015.
Le forme della Quarta dimensione
mostra personale di Giosuè Marongiu
Cagliari – Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà
dal 19 dicembre 2014 al 11 gennaio 2015
Nella Sala delle volte del Centro comunale d’arte Exmà, a Cagliari, verrà inaugurata venerdì 19 dicembre 2014 alle ore 18 la mostra Le forme della Quarta dimensione dell’artista di Maracalagonis Giosuè Marongiu. La mostra sarà visitabile sino a domenica 11 gennaio 2015. Si tratta del secondo appuntamento dopo, Luce su Fibonacci e la cultura nuragica, dell’artista di Villacidro Rosanna Ferrau, delle opere degli artisti che rappresenteranno la Sardegna e l’Italia alla terza edizione della Biennale d’arte che si terrà dal 1 ottobre al 30 novembre 2015 a New York e nell’agosto del 2016 a Dubai, entrambe con la direzione artistica di Pietro Franesi.
LA MOSTRA SI PUO’ VISITARE NELLA GALLERIA IN 3D DELLA BAUFORM
“Non esistono definizioni o classificazioni che possano inserire Giosuè Marongiu in una delle tante bare che i becchini dell’arte hanno definito in questi ultimi anni. “Il momento del confronto tecnologico sottolinea quanto forte sia il preconcetto nei confronti del “nuovo” legato alla produzione di immagini e di suoni. Questo fortissimo irrigidimento, non solo da parte dei fruitori ma anche dei produttori di forme, limita anche nell’esplicazione concettuale rendendo anacronistici gli intenti. Laddove la macchina è solo attrezzo d’uso qui diventa anche elemento didattico-espressivo senza il quale sarebbe molto difficile storicizzare il nostro fruire. L’esecuzione formale, rigorosa, ci vincola come non mai all’uso di strumenti adeguati. La macchina intesa come strumento indispensabile che ha tempi di ispezione rapidi, non confrontabili, apre gli orizzonti a un dialogo nei confronti della possibile ricerca di un nuovo linguaggio. Operando su spazi bi e tridimensionali dinamico-virtuali diversi da quelli consueti, con sistemi interattivi che non violano il dominio dell’immaginazione, o della trasformazione dei dati della percezione”. Questo scriveva l’artista nel 1997, 17 anni fa.
Pietro Franesi Non mi interessa sapere se la computer art è nata con lui o con altri, mi interessa la sua voglia di indagare e di andare sempre oltre il certo. Oggi continua la sua ricerca e realizza opere con le forme della quarta dimensione. Bastano queste semplici righe per capire che ci troviamo al cospetto di quella che una volta veniva definita avanguardia.
Nessun altro artista è arrivato alle definizioni teoriche e pratiche di Giosuè Marongiu. Lui ha scalato cime che nessun altro è ancora riuscito.
Quando ho visto le sue opere mi sono chiesto: come mai non è nei grandi musei del pianeta?
Certo nell’epoca della decorazione neo barocca e degli artisti facili lui è fuori moda. Ma penso che anche lui abbia volutamente estraniarsi da un mondo che non comprendeva o che forse detestava. Il merito non ha abitato nelle stanze dell’arte contemporanea da alcuni decenni. Servi e prostitute al servizio di un’arte senza anima, senza emozioni, senza arte. Servi di una lobby che ammiccava il nuovo potere della finanza nel mercato artistico. Questo è accaduto e sta accadendo anche oggi. Il mio non vuole essere un onore al merito ma il giusto riconoscimento ad un’artista a tutto tondo che riesce a dialogare con le macchine senza perdere la creatività e la voglia di stupire che solo un essere umano può avere.
Con questa mostra, dopo 25 anni di silenzio, riprendiamo insieme un cammino. sappiamo che andremo avanti, non ci interessa da dove partiamo”.
LE BIENNALI DI NEW YORK E DUBAI.
“Siamo gli organizzatori di due Biennali New York Contemporary Art Biennial giunta alla terza edizione e della Dubai Art Biennal che si è tenuta lo scorso Agosto 2014. Inoltre abbiamo realizzato vari progetti nel mondo per conto di associazioni no profit e di singoli artisti. Come lavoriamo? Non abbiamo sedi ne location fisse. A New York la Biennale si tiene nelle strade, nei parchi, nelle stazioni della metropolitana, nei centri commerciali. A Dubai questo è impossibile ed abbiamo affittato uno spazio espositivo. Lavoriamo usando le tecnologie multimediali e della comunicazione per gestire i collaboratori, sparsi sul pianeta e lo stesso con gli artisti. Ognuno di noi, dal Direttore alla stagista, vive da nomade, spostandosi continuamente da un continente ad un altro anche se la nostra base rimane New York. Selezioniamo gli artisti solo dopo averli visitati nel loro studio o dove vivono, per conoscere la persona e verificare la qualità del lavoro. Non selezioniamo via web. Li presentiamo uno al giorno. Non organizziamo esposizioni collettive. Un artista ed un’opera al giorno. Per questo il numero degli artisti selezionati è uguale ai giorni in cui si sviluppano le due Biennali 60 a New York, 30 a Dubai. La nostra filosofia è mettere al centro il singolo artista, dando una carattere di unicità all’evento artistico. All’inizio ci deridevano, oggi i musei più importanti di New York ci copiano, presentando eventi che durano una sola giornata. Siamo dei talent scout che non guardano l’età ed il curriculum degli artisti ma ciò che stanno facendo ed i loro progetti per il futuro. Una volta selezionati collaboriamo con loro per organizzare un evento, curato dal Direttore, prima delle Biennali. Collaboriamo, in piena autonomia, con i 18 collezionisti più importanti del pianeta. Sono loro che decidono gli artisti a cui proporre un contratto in esclusiva per 3 o 5 anni. Fino ad oggi il 42% degli artisti presentati a NY hanno firmato un contratto. A Dubai 18 su 30, oltre il 60%. Il criterio che seguiamo per selezionarli è molto semplice: un’identità riconoscibile, una tecnica unica, un linguaggio universale.”
BIOGRAFIA PROFESSIONALE DI GOSUE’ MARONGIU
Dopo un percorso di formazione come pittore, scultore e ceramista durato circa 30 anni, ho continuato i miei studi da autodidatta e nel 1986/1987, ho iniziato a sviluppare una ricerca artistica in merito alle immagini speculari (Wunderkamere). Nel 1988 teorizzavo quella che io chiamavo la Computer-Art; elaborazione di immagini speculari di sintesi (produzione Speculum), con l’ausilio del computer come mezzo multimediale espressivo. Questa mia ricerca sulla simmetria, produceva immagini geometriche stampate a visione gestaltica (auto stereogrammi), trasformatesi poi negli “Stereogrammi tridimensionali”, che si dovevano osservare con l’ausilio di particolari occhiali “Croma 3D”, di recente invenzione; fornitemi da un ricercatore del “CRS4 di Cagliari”. Questa nuova mia ricerca estetica tridimensionale, ha prodotto frame e animazioni. Nel 1997 presentavo il mio primo lavoro di Video-Computer-Art di 12 minuti (Speculum Files Movie 1) dal titolo “Metamorphosis” nel “Padiglione Italia della 7th Biennale del Cairo 1997/8” in compagnia degli artisti Francesco Clemente, Vincenzo Amato ed altri 3. Nel 1999 presentavo il mio secondo lavoro di Video-Computer-Art (Speculum Files Movie 2); sempre della durata di 12 minuti, dal titolo “The Speculum’s Factory”, nella Galleria “Contemporaneo” del comune di Venezia-Mestre, in occasione della Mostra “Verifica 8+1=20!” ( Vent’anni alla ricerca dell’Arte – Immagine, Parola, Musica. L’esperienza di operatori italiani e stranieri), tra i quali partecipava anche l’Artista Maria Lai. La mia collaborazione con l’Associazione Verifica 8+1 di Mestre è durata diversi anni e la Collezione delle Opere raccolte è ora proprietà del Comune di Venezia. Contemporaneamente in quegli stessi anni, ho collaborato anche con l’Associazione “Arte Struktura” di Milano, diretta da Anna Canali, con la quale ho partecipato a svariate manifestazioni e progetti artistici di: Arte Concreta, Programmata e Costruita, tra i quali: “L’Arte Costruisce l’Europa”. Nel 2009 mi sono dimesso dal Gruppo L.I.G. Metarationality, del quale facevo parte dal 2007, per divergenze di opinioni nei confronti della “pittura” come media espressivo; che io trovavo ormai superato definitivamente. Il 20 febbraio del 2009, in Occasione del Centenario Futurista, ho presentato a Milano, alla presenza di vari artisti; tra i quali Sergio Dangelo, nel ristorante Futrurista “La Cerba” di Brera, il mio “Manifesto della Nuova Realtà”, che concettualizzava quella che sarà poi presentata in anteprima, in occasione delle Biennali di Venezia del 2009 e del 2011, tra gli “Eventi Paralleli”, “World Pavilion” ed “ Poesy Pavilion” (InsadeoutsadeBiennalle), la mia più recente produzione artistica di “Opere Cineplastiche quadridimensionali” (Movimento relativo nei confronti di uno stato di quiete apparente), ricerca strettamente collegata ai principi della Relatività. Nel Febbraio del 2011 ho realizzato la Mostra Personale Galleria Augusto Consorti, Via Margutta Roma, presentazione dello Storico Prof. Luigi Paolo Finizio. Le mie opere sono attualmente in permanenza presso la “Galleria Valmore” di Vicenza e nella Galleria Augusto Consorti di via Margutta Roma. Collateralmente porto avanti varie ricerche multimediali: come compositore, una ricerca di Sound-Art, mie sono Le musiche di tutti i video e del progetto “Meta 432” che creerà l’ambiente della 4° dimensione durante la Mostra. Una ricerca sulla letteratura ha prodotto anche un mio romanzo dal titolo: “L’Ultima Conoscenza”.
“Le forme della Quarta dimensione” mostra personale di Giosuè Marongiu
Inaugurazione:
Venerdì 19 dicembre ore 18
Apertura al pubblico:
dal 19 dicembre 2014 al 11 gennaio 2015
Orario di visita:
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, con orario continuato, dalle ore 9 alle 20. Lunedì chiusura settimanale
Ingresso:
intero € 3.00 – ridotto € 2.00
Fonte: www.camuweb.it