Maialetto Sardo all’Expo 2015. Coldiretti: “sia il primo passo per ridare dignità all’intero comparto”.
Il Maialetto Sardo andrà a Expo 2015, a rappresentare una delle eccellenze agroalimentari della Sardegna.
Martedì 14 aprile 2015. “Finalmente una buona notizia per il comparto suinicolo – è il commento del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Un evento oggi straordinario che speriamo diventi presto la normalità. Adesso bisogna lavorare in sinergia e seriamente per debellare la peste suina e ricostruire un comparto che in oltre 35 anni è stato praticamente eliminato. La notizia di oggi deve rappresentare la breccia da cui partire per ridare dignità all’intero comparto suinicolo e alla Sardegna”
L’elisir della longevità è il Pastoralismo
Il centro Sardegna è uno dei cinque territori del mondo in cui si vive più a lungo. Lo ha confermato anche un team del National Geographic capeggiata dal giornalista esploratore Dan Buettner, divulgatore del concetto di Blue Zone, le cosiddette zone blu, le cinque aree del mondo con la più alta concentrazione di centenari, che nei giorni scorsi ha effettuato un tour nell’isola.
Sono Okinawa (Giappone), Loma Linda (California), Nicoya (Costarica), Ikaria (Grecia) e comprendono 14 piccoli Comuni collocati tra la Barbagia e l’Ogliastra dove vi abitano circa 40mila persone: Fonni, Gavoi, Ollolai, Ovodda, Tiana, Mamoiada, Orgosolo, Oliena, Villagrande Strisaili, Arzana, Baunei, Triei, Talana e Urzulei.
Secondo gli esperti in questo fazzoletto di terra si vive di più grazie all’aria che respiriamo, al cibo che mangiamo e al tipo di società. Insomma gli studi scientifici hanno dimostrato che la società del Pastoralismo in Sardegna è l’elisir della lunga vita: perché è quella che produce cibi sani; che ti consente di fare il giusto esercizio fisico all’aperto; di coinvolgere tutte le fasce d’età e vivere in comunità.
“Ma noi – è la riflessione del presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – abbiamo effettivamente consapevolezza di vivere in una terra che custodisce un patrimonio agroalimentare, culturale e ambientale unico e inimitabile? Forse no visto che il comparto agricolo è in crisi, il turismo non è fiorente e importiamo circa l’80 per cento dei prodotti agroalimentari che consumiamo”.
Secondo Cualbu per valorizzare questo nostro patrimonio inestimabile “dovremmo metterci tutti in gioco, a cominciare dal mondo politico regionale, e investire molto di più e con più decisione sul nostro patrimonio agroalimentare e sul saper fare”.
“La Regione – continua la sua analisi – dovrebbe promuovere un piano strategico che tuteli le nostre eccellenze agroalimentari, con dei disciplinari di produzione che consentano il rispetto del tradizionale saper fare e l’utilizzo di materie prime locali. Solo cosi si consentirà lo sviluppo di una vera economia regionale che abbia come protagonisti i produttori e i trasformatori. Allo stesso tempo si dovrebbe avviare, in modo costante e coerente, una programmazione per dei corsi di educazione alimentare nelle scuole con il coinvolgendo delle fattorie didattiche”.
Gli effetti sarebbero molteplici e positivi: oltre che per la salute anche economici, ambientali e culturali. “Lavoro che va accompagnato ad un buon piano di marketing e comunicazione – aggiunge Battista Cualbu – trasformando finalmente la Sardegna in una meta ambita dai turisti”.
“L’Expo – è la conclusione – è, in questo senso, un banco di prova e un’occasione importante, da non sottovalutare. La Coldiretti sta facendo la sua parte. Ci stiamo attrezzando anche con degli incontri preparativi con i nostri soci per portare a Milano, e dunque nel mondo, questa Sardegna. L’auspicio è che anche la Giunta sia consapevole di questa chance e la sfrutti al meglio”.
Nelle mense scolastiche solo prodotti sardi. Per Coldiretti “serve un piano organico regionale”
“La Regione deve accelerare per portare i prodotti sardi di qualità nelle mense scolastiche”
Secondo la Coldiretti non bisogna perdere ulteriore tempo anche perché i bambini oggi mangiano male come testimonia il progetto delle Asl Occhio alla salute, secondo il quale il 27% sono sovrappeso e di questi il 10% sono obesi. Inoltre lo chiedono i genitori stessi oltre che l’ambiente e i produttori.
“Secondo nostre stime – dice il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – ogni anno in Sardegna si consumano tra i 10-12 milioni di pasti l’anno che costano tra i 4 e i 5 euro. Stiamo parlando dunque di un giro di affari tra i 50 – 60 milioni di euro, cifra da non trascurare che darebbe respiro alle aziende oltre che risposte ai genitori che chiedono che i figli a scuola consumino cibo locale, certificato e sardo”.
Qualcosa in questo senso si sta già facendo grazie soprattutto all’agenzia regionale Laore ma non basta “perché si basa sulla sensibilità del dirigente e dell’amministratore di turno – denuncia il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cuabu – mentre occorre avere un progetto organico, in cui si mettano a sistema tutti le iniziative alimentari”.
“Nell’anno dell’Expo – insiste Cualbu – e in un periodo di forte consapevolezza per il cibo di qualità da parte dei consumatori (l’82% degli italiani è disposto a pagare di più pur di mangiare italiano e sano e i nostri prodotti alimentari, come risulta dall’Autorià per la sicurezza alimentare, sono dieci volte più sicuri di quelli extracomunitari per quanto riguarda il contenuto in residui chimici) non bisogna più tentennare ne disperdere le risorse in mille rivoli, ma occorre avere un’unica visione e far confluire tutte le risorse economiche e umane in un’unica direzione”.
E’ il caso per esempio del progetto della Commissione europea Frutta e verdure nelle scuole, che destina all’Italia 31 milioni di euro e di questi 3milioni e 880 mila euro alla Sardegna insieme a Marche e Lazio, ma che non può raggiungere i suoi obiettivi di promuovere il consumo della frutta, la stagionalità dei prodotti e la filiera corta perché il bando è strutturato male e diretto dall’alto dal Ministero. Ciò che esclude a priori le nostre aziende è la richiesta, per poter partecipare, di una cauzione minima di 350mila euro.
“Questo progetto sarebbe dovuto essere fatto su base regionale con la gestione territoriale dei programmi da parte dell’autorità scolastica ed il coinvolgimento dei produttori, ma soprattutto inserito all’interno di un programma più ampio”.
Secondo Coldiretti il petrolio della Sardegna è il cibo e la sicurezza alimentare. “In Sardegna abbiamo 1milione 150mila ettari di superficie agricola coltivabili, di questi ne utilizziamo solo il 70 per cento, e perlopiù in senso pascolativo – spiega Luca Saba -. Se invece la coltivassimo, avremmo nuove opportunità di crescita e reddito. In Sardegna la produzione lorda vendibile è di 1,4miliardi, nel Veneto e in Emilia Romagna e di circa 6miliardi. Questo significa che la nostra isola si potrebbe candidare per superficie e per tipologia di territorio ad essere la regione per eccellenza dell’agricoltura per i prossimi anni”.
Le spettacolari immagini dell’articolo sono dei Prodotti Tipici dell’Azienda Agricola Agrituristica Conca’e Janas.
La Struttura si trova tra Dorgali e Orosei, in cima a una collina gradevolmente ventilata, è il luogo ideale per osservare il territorio della Barbagia, del Supramonte e della Baronia. Dispone di 12 camere ampie e spaziose. Le stanze sono arredate in stile rustico e dotate di riscaldamento per la stagione invernale.
- La Sala da pranzo, ampia e accogliente, può accogliere comodamente 80 persone. Per occasioni particolari (feste di laurea, matrimoni, anniversari) è possibile ospitare fino a 130 persone.
- Le Camere, l’Agriturismo dispone di 12 camere ampie e spaziose. Le stanze sono arredate in stile rustico e dotate di riscaldamento per la stagione invernale. Ogni stanza ha un letto matrimoniale (con la possibilità di letti aggiuntivi) e il bagno interno indipendente.
- I Nostri Prodotti: all’Agriturismo Conca ‘e Janas troverete i piatti tipici della nostra zona, e potrete gustare i nostri prodotti.
da Olbia: Prendere la S.S.131 DCN, direzione Nuoro; uscire al Km 70 (Svincolo per Dorgali); superata la tomba dei giganti di Thomes, proseguire lungo l’Orientale Sarda (S.S.125) in direzione Orosei, fino al Km 211.65.
da Cagliari: Prendere la S.S.131, direzione Sassari, fino al bivio per Abbasanta, quindi prendere la S.S.131 DCN, direzione Nuoro-Olbia; uscire al Km 70 (svincolo per Dorgali); superata la tomba dei giganti di Thomes, il villaggio nuragico di Serra Orris e il ponte sul Fiume Cedrino, proseguire lungo l’Orientale Sarda (S.S.125) in direzione Orosei, fino a 211,65.
da Sassari: Prendere la S.S.131, direzione Cagliari; subito dopo Macomer percorrere la S.S.129 e poi la S.S.131 DCN, direzione Nuoro-Olbia; uscire al Km 70 (Svincolo per Dorgali); superata la tomba dei giganti di Tomes, il villaggio nuragico di Serra Orrios e il ponte sul Fiume Cedrino, proseguire lungo l’Orientale Sarda (S.S.125) in direzione Orosei, fino al Km 211,65.
Agriturismo “Conca ‘e Janas”
di Fronteddu Pierfabio
Località Conca ‘e Janas – S.S. n° 125 Km 211,65
Telefono 347 7006342 – 08022 Dorgali (NU)
E-mail: agriturismo@concaejanas.com
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