La Maledizione della Lingua Blu.
Il Vaccino infetta gli Ovini.

Agriturismo Conca e Janas - Le fasi della mungituraLa Sardegna è nota per avere nel cesto delle sue attività produttive tipiche locali, la lavorazione del latte, in particolare quello di pecora molto diffuso tra gli allevatori Sardi. Quindi come molti sanno, un sano allevamento di pecore produce un prodotto tipico genuino, buono e dalle caratteristiche uniche che le certificazioni di qualità e di origine controllata delineano chiaramente.

Subito dopo il Millenium Bug, dell’anno 2000, si sono verificati molti episodi tra le greggi degli allevatori sardi, di un morbo che infetta i nostri ovini, denominato lingua blu, o bluetongue (come molti instancabili sostenitori della lingua inglese la chiamano). Questo morbo nei primi anni 2000 ha messo a repentaglio le specie ovine della nostra Isola, ma anche in molte altre zone d’Italia, tanto che nell’emergenza del 2003 il Ministero della Salute aveva autorizzato l’uso di un vaccino prodotto nella Repubblica del Sud Africa, senza una reale sperimentazione che ne valutasse gli effetti indesiderati sugli animali.

agriturismo conca e janas le pecoreLa Procura di Roma ha avviato un’indagine che coinvolge anche due dirigenti pubblici, Romano Marabelli (direttore generale del Dipartimento alimenti e sanità veterinaria del ministero della Sanità) e Vincenzo Caporale (direttore dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Abruzzo e Molise), ed altre 41 persone, su alcuni reati relativi alla distribuzione e l’utilizzo dei vaccini per la bluetongue. Tra le ipotesi su cui starebbero lavorando i magistrati, quella che i vaccini invece di debellare il virus ne avrebbero favorito la diffusione. I due dirigenti pubblici avrebbero organizzato una catena criminosa che avrebbe contribuito a far strage di ovini nell’isola. Risulterebbe inoltre indagata la virologa e deputata di Scelta Civica Ilaria Capua.

lingua blu vacciniI dirigenti sono accusati di aver causato la diffusione della bluetongue, per siero conversione da virus vaccinale, provocando ingenti danni al patrimonio zootecnico nazionale, per Marabelli c’è anche un’altra accusa che coinvolge altri 4 dirigenti del ministero della salute e tre manager di aziende farmaceutiche, cioè avrebbe imposto attraverso una gestione dispotica e monopolistica dell’emergenza della lingua blu, la vaccinazione contro il virus della febbre catarrale su tutto il territorio nazionale, ma soprattutto avrebbe imposto nonostante non ci fosse un’effettiva emergenza sanitaria, l’acquisto in esubero da parte del ministero della Salute di 3.578.800 dosi di vaccino non utilizzate per le campagne 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009. Un grosso danno economico per la Sardegna, leader in Italia per gli allevamenti di pecore e capre, quantificato in 2,5 milioni di euro. Azioni che servivano a favorire la ditta farmaceutica Merial Italia spa attraverso accordi illeciti con i suoi dirigenti in cambio di denaro, viaggi e benefit. L’inchiesta giudiziaria ha preso spunto dalle segnalazioni delle autorità Usa al vaglio delle quali erano finite le ammissioni di Paolo Candoli, della Merial Italia, il quale aveva riferito di aver introdotto illecitamente il virus dell’aviaria nel nostro paese.

Mauro Pili UnidosIl 14 Luglio, Mauro Pili, deputato di Unidos, ha chiesto, tramite una interrogazione urgente, l’immediato commissariamento per l’emergenza della lingua blu in tutta Italia, Sardegna compresa, affermando che ci sono troppi affari ditro l’epidemia. Ad un’intervista il Deputato di Unidos ha risposto: “Quando lo scorso anno denunciai quello che stava avvenendo, ci fu una valanga mediatica a garantire che tutto era a posto, che tutto era in regola. In realtà si trattò di una gravissima manipolazione della realtà e dei fatti messa in campo dalla Regione. L’interrogazione urgente che presentai al governo rimase senza risposta proprio perché nei gangli del sistema non si voleva affrontare la questione. Ora che quell’atto di sindacato ispettivo ritorna di drammatica attualità. Il governo deve assumere provvedimenti straordinari per non essere ancora più complice di questa situazione. Serve un intervento immediato, non solo diretto ad arginare questo virus nelle aree a rischio, ma occorre un vero e proprio piano Marshall, in grado di incidere direttamente sul vettore di questa gravissima malattia che colpisce gli ovini. A rischio è il più grande patrimonio zootecnico dell’area mediterranea, quello più rilevante del Paese, con oltre 3 milioni e mezzo di ovini. Serve un’azione urgente e senza ulteriori ritardi. Per questo motivo deve essere nominato un commissario straordinario al di fuori dei giochi e al di sopra di tutte le strutture dirigenziali che si sono sino ad oggi occupate della questione. Tergiversare senza assumere iniziative nette e chiare significa persistere in questo disastro”.

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Col senno di poi, possiamo affermare che ancora una volta la politica ha fallito, e la mafia ha vinto. Certo è una mafia poco intelligente, poiché se stermina ogni possibilità di sostentamento della popolazione, se inquina senza ritegno il territorio dove allevatori e agricoltori fanno crescere i propri alimenti e producono i loro prodotti, se sotterra senza farsene scrupolo rifiuti tossici di ogni tipo lasciando che la popolazione si ammali e muoia, non solo porta un danno economico e sociale alla popolazione ma sterminandola riduce ogni possibilità di avere introiti illegali e azzera ogni possibilità di fare ulteriori affari poiché una volta sterminat la popolazione, non c’è più nessuno che possa vendere o comprare merce, quindi nessuno che possa pagare un pizzo o chiedere soldi a strozzo. Una volta creato il deserto l’erba verde non torna più.

 banconote-euro-soldi

Ancora una volta ha vinto l’interesse personale, la comodità del singolo a discapito della comunità, ancora una volta l’avidità del politico e dei Dirigenti (che noi paghiamo fiori di soldi e che si prendono una lautissima buona uscita), hanno prevalso sul buon senso lasciando ai noi poveri cittadini l’amaro di quello che è accaduto senza avere nessuna possibilità di rivalsa.

Noi, popolazione, siamo esclusi da ogni cosa, siamo solo piccoli servi della gleba che credevano di essersi eretti a valvassori in questi ultimi 200 anni, illudendosi che il feudalesimo fosse sconfitto e che i Governanti fossero tutti morti. Invece loro si sono mescolati a noi, si sono reinventati, con l’apparenza del perbenismo, incitandoci e fare scelte illudendoci di avere il potere di fare e cambiare le cose, invece siamo solo contadini e servi della gleba che altro non possono fare che morire in silenzio ringraziando di avere ogni tanto un pezzo di pane raffermo.

 Servi della gleba - feudatatri

Nell’era della globalizzazione si sono aperte le frontiere alle altre nazioni, lasciando circolare liberamente i feudatari che si scambiano i territori per vedere chi fa meglio (in peggio). Noi siamo sempre qui a lottare per la nostra sopravvivenza come facevano i nostri trisnonni quando dovevano pagare al governatore le tasse del feudo, e rimanevano senza null’altro che l’aria che respiravano e la speranza che il domani potesse portare più libertà e ragionevolezza nelle persone, ma così non è stato, abbiamo avuto solo guerre, morti e fame.

 

Piero Cossu.

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Piero Cossu

Staff del Portale Le vie della Sardegna, responsabile della Rubrica di Piero.

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