Girotonno dodicesima edizione dal 30 maggio al 2 giugno 2015.
Il “Girotonno” alla sua dodicesima edizione si svolge a Carloforte dal 30 maggio a 2 giugno 2015 sull’isola di San Pietro (Carbonia-Iglesias) nel sud-ovest della Sardegna.
Quattro giorni tra cultura, arti, enogastronomia, musica e spettacolo. L’antica tradizione e la cultura del tonno in una delle località più belle del Sulcis Iglesiente.
Programma
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Tuna Cuisine Competition
Una spettacolare gara gastronomica internazionale tra chef di sei nazioni. La base è naturalmente il tonno rosso. A decretare i piatti vincenti una giuria tecnica ed una popolare.
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Girotonno Live Cooking
Importanti chef nazionali e internazionali preparano in diretta, commentano e fanno degustare al pubblico le loro originali creazioni a base di tonno rosso.
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Girotonno Tuna Village
Sulla banchina Mamma Mahon ogni giorno è possibile degustare i piatti tipici del territorio. Il ticket di 15€ può essere acquistato presso le biglietterie del Tuna Village.
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Girotonno Live Show
Ogni sera sul palco del Girotonno, al Campo Sportivo di Carloforte, grandi artisti, memorabili concerti di musica dal vivo. Gli spettacoli del Girotonno Live Show sono a pagamento.
Il Sulcis-Iglesiente regione storica della Sardegna sud-occidentale con la sua millenaria geologia conserva una ricchezza del sottosuolo che ne ha fatto per secoli l’area più importante del Mediterraneo. Oggi la zona rappresenta senz’altro la meta ideale per tutti quei turisti che vogliono abbinare al classico soggiorno balneare la scoperta di luoghi carichi di cultura derivante da un passato ricco di storia.
L’Evento accoglie golosi e estimatori per promuovere l’antica tradizione delle tonnare che tuttora si pratica. Dal 30 maggio al 2 giugno 2015 sono tanti gli appuntamenti, gli incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, e poi la musica e lo spettacolo, i convegni e i dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, legata al territorio e indissolubilmente alla sua storia. Ogni giorno grandi momenti di cucina durante Girotonno live cooking: gli chef stellati provenienti da nazioni diverse preparano in diretta piatti d’autore. Sul lungomare e lungo le stradine di Carloforte l’Expo Village offre ai visitatori l’opportunità di fare shopping tra le specialità agroalimentari locali e prodotti di artigianato.
Ospiti di quest’anno del Girotonno Live Show sono: Renzo Arbore, accompagnato dall’Orchestra Italiana, Francesco de Gregori, Fedez e Francesco Renga.
Il comune di Carloforte si trova nell’isola di San Pietro, a sud-ovest della Sardegna. Colonizzata nel 1783 dai genovesi di Pegli, provenienti dalla località tunisina di Tabarka, ha conservato intatte molte delle tradizioni della popolazione genovese, che si ritrovano nei piatti tipici carlofortini e nel dialetto tabarkino originario, ancora usato dalla popolazione.
Carloforte è l’unico paese e comune dell’isola di San Pietro, la seconda dell’arcipelago sulcitano, di formazione vulcanica. Si tratta di un’enclave genovese in Sardegna che ancora oggi conserva la lingua e le tradizioni liguri. La cittadina nacque nel 1738 in seguito alla concessione dell’isola da parte del re Carlo Emanuele III ad un gruppo di famiglie originarie di Pegli, in Liguria, ma residenti a Tabarka, in Tunisia. Costoro erano stati originariamente trapiantati qui nel Cinquecento dai Lomellini, i signori di Pegli, per sfruttare i ricchi banchi di corallo a poca distanza dalla costa tunisina, ma due secoli più tardi erano ormai continuamente oggetto di vessazioni da parte del bey di Tunisi e ridotti pressoché in schiavitù. Carlo Emanuele III, allora, che desiderava togliere ai corsari, che vi avevano un importante punto d’appoggio, l’isola di San Pietro, la concesse a Don Bernardino Genoves, Marchese della Guardia, col titolo di Duca di S. Pietro, e ordinò il trasferimento dei Tabarkini nell’isola sarda. Il centro abitato fu originariamente costruito in legno a partire dal 1738 secondo un tracciato viario progettato dall’ingegnere A. De la Vallée, ma in seguito ad un disastroso incendio fu rinnovato con costruzioni in muratura. L’isola fu comunque sempre abitata fin da epoca preistorica, come indica la presenza di alcuni nuraghi. Conosciamo anche il suo nome fenicio, ‘YNSM’ ovvero Inosim (“isola degli sparvieri”), conservato in un’iscrizione punica del III sec. a.C. rinvenuta a Cagliari, che fa riferimento ad un luogo di culto del dio Bashshamem nell'”isola degli sparvieri”, nome che San Pietro conservò anche in età romana (“accipitrum insula”).
L’abitato di Carloforte presenta uno schema urbanistico molto regolare, frutto della progettazione accurata che accompagnò la sua fondazione. Anche le emergenze monumentali più importanti risalgono all’epoca della fondazione. La chiesa dei Novelli Innocenti, vicino all’abitato, presenta un impianto tardo-barocco, impostato sulle rovine di una chiesa del ‘200, costruita a ricordo di un naufragio presso le coste di San Pietro di due navi in cui perì una parte di quei bambini nel 1212 presenti nella semileggendaria “Crociata dei fanciulli” e che poi in Siria furono venduti come schiavi. La chiesa duecentesca fu costruita per ordine di papa Gregorio IX in memoria dei fanciulli periti nel naufragio. L’interno dell’attuale edificio è ben proporzionato e ha di notevole la bella volta ribassata che copre l’aula unica. La chiesa parrocchiale di Carloforte, di forme neoclassiche, è invece dedicata a San Carlo Borromeo e fu aperta al culto nel 1775. La facciata ha un coronamento a timpano ed è suddivisa in due ordini da una trabeazione aggettante. L’interno, a navata unica con tre cappelle per lato, è coperto da volta a botte. L’elemento più vicino all’estetica barocca è l’originale campanile, sfalsato rispetto alla facciata. In una zona subito a nord di Carloforte è stato localizzato un insediamento di età punica, testimoniato dai resti affioranti di un edificio posto in posizione dominante, con un ambiente maggiore rettangolare ed altri ambienti minori che occupano un’area abbastanza vasta. Sempre nella stessa zona, sono stati riconosciuti i ruderi di una cinta fortificata costruita con grandi blocchi squadrati. Parte della necropoli punica, con le sue tombe a camera scavate nella vulcanite, è attualmente visibile tra il viale Salvo D’Acquisto e la salita Giorgio Rombi.
Ma sono le coste il maggiore motivo di interesse di Carloforte. I litorali dell’isola alternano arenili sabbiosi, come La Bobba o Guidi, ad incantevoli calette rocciose, come Cala Fico, i cui fondali ricchissimi di pesci stupiscono chiunque si immerga in queste acque. Lungo la costa si ergono a qualche metro dalla falesia Le Colonne, due faraglioni alti 16 m circa, oggi protetti come monumento naturalistico. Fra le tante tradizioni che Carloforte conserva, quelle enogastronomiche acquisiscono un importanza crescente, specialmente grazie alle due sagre che gli amministratori carlofortini hanno recentemente promosso: la Sagra del Cuscus Tabarkino, il piatto tunisino rivisitato in chiave genovese, ed il Girotonno, la manifestazione che al principio dell’estate incorona re della cucina il gustoso pesce preparato in mille modi, in una grande festa di sapori e profumi.
Fonte Regione Sardegna
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