Don Franco Manunta non sarà più il Parroco di Mater Ecclesiae
Don Franco Manunta non sarà più il Parroco di Mater Ecclesiae
Sassari 8 agosto 2018
Arriva all’improvviso, in sordina, la notizia dell’avvicendamento del parroco di Mater Ecclesiae Don Franco Manunta con Don Massimiliano Salis, questa la decisione del nuovo vescovo di Sassari, in quella che secondo le sue intenzioni, è l’ottica di una migliore razionalizzazione delle strutture della chiesa. Don Franco Manunta godrà di una anno sabbatico per poi tornare alle attività di docenza.
La comunità dei fedeli della parrocchia di Mater Ecclesiae ha imparato a conoscere e ad aprire il suo cuore a Don Franco che dal lontano 2001 ha portato serenità e amore per gli altri in una delle parrocchie più grandi della città di Sassari.
L’impegno da sempre proffuso per la divulgazione della Parola di Dio in tutte le occasioni possibili, cercando di abbracciare tutte le fasce d’età, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, lo hanno spinto ad inventare momenti di comunione come Musica e Parabole, dove ha saputo creare sapientemente un mix tra la buona musica tanto amata dai giovani alla lettura e discussione delle parabole di Gesù.
La Novena di Natale e la Quaresima di Pasqua sono state sempre vissute con ampia partecipazione non solo dai fedeli della sua comunità parrochiale ma anche da persone che giungevano da ogni parte della città e anche da paesi limitrofi, riempiendo all’inverosimile la chiesa e spesso rimanendo fuori in piedi pur di ascoltare la cerimonia celebrata da don Franco.
I concerti di fine anno che hanno visto coinvolti sia gruppi famosi come i Bertas, sia gruppi Gospel di altre nazionalità, ma anche concerti delle corali cattoliche sia locali come i Loleck Vocal Ensemble o la Corale del primo parroco di Mater Ecclesiae, don Vittorino Fiori, sia corali di citta limitrofe come la corale di Alghero.
Tantissimi ospiti che sono stati accolti per poter parlare e raccontare le loro storie, come fratel Michael Davide Semeraro, Monaco benedetino del monastero di Germagno, che ha raccontato di Etty Hillesum, una ragazza ebrea che aveva conosciuto l’olocausto, oppure come padre Giacomo Costa, direttore di Aggiornamenti Sociali, che ci ha parlato dell’enciclica del Papa “Laudato Si.”, o come padre Tonino Melis, missionario in Africa, che ha voluto parteciparci la sua incredibile esperienza in quelle terre così lontane e difficili da vivere.
A tutto questo si aggiungono i canali di comunicazione digitale che il parroco ha voluto realizzare, per avvicinare i giovani al mondo della chiesa, utilizzando un linguaggio a loro ben conosciuto, la radio e la tv. Due canali digitali che sul web hanno avuto modo di essere conosciuti, dove molti protagonisti del tessuto sociale sardo e non solo, hanno accolto l’invito a parlare delle loro esperienze, come il professor Nicola Glorioso, stimato medico e cardiologo, come l’illustre sindaco Nicola Sanna, come il rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino, come l’illustre professor Lorenzo Scano, come il fu Manlio Brigaglia e il carissimo Vincenzo Migaleddu, scomparsi da qualche tempo, ma che hanno avuto l’occasione di lasciarci una eredità tangibile della loro conoscenza.
Il parroco aveva avuto l’intuizione di parlare ai giovani con il linguaggio dei giovani, miscelando la sacralità della Parola di Dio con i temi popoplari della società, e insieme a lui avevamo avuto l’idea di accomunare in radio e in tv, non solo la comunità cristiana della parrocchia di Mater Ecclesiae, ma di tutte le chiese di Sassari e delle città limitrofe, arrivando ad immaginare un canale digitale per tutta la Diocesi di Sassari, cosa che stavamo iniziando a progettare e proporre ma che ora probabilmente non avrà seguito.
Ma non solo la parrocchia, anche l’Oratorio ha usufruito della granze forza di spirito del parroco, infatti dopo averlo ereditato totalmente abbandonato, lo ha trasformato in un punto di aggregazione, dove le persone e soprattutto gli anziani, spesso dimenticati e abbandonati dentro le case, possono trovare una comunità per condividere idee e progetti gli uni con gli altri, dove possano coltivare la mente oltre che lo spirito.
Una comunità quella dell’oratorio di Mater Ecclesiae, molto unità, anche se di recente ha subito la perdità di una figura laica importante, Benito Prodi, che coordinava con il parroco e con gli altri laici che hanno offerto la loro disponibilità, il corretto funzionamento dell’Oratorio e delle sue attività.
Un’avvicendamento che per noi della comunità cristiana della parrocchia di Mater Ecclessiae, non ha senso, don Franco è un ottimo parroco, ben voluto da tutti, come dimostrano le folle di bambini che ogni domenica invadono la chiesa, oppure come dimostrano la moltitudine di chierichetti che prestano servizio durante tutte le messe.
Attendiamo l’avvicendamento, ma il futuro della parrocchia di Mater Ecclesiae non sarà più lo stesso senza il nostro parroco, un uomo oltre che un prete, che ha avuto sempre parole di conforto per tutti, che ha avuto sempre tempo per ascoltare tutti, aiutando personalmente tante famiglie, nonostante le malelingue degli invidiosi dicessero il contrario, che ha sempre accolto tutti con gioia e a braccia aperte, che aspettava i suoi fedeli sulla porta della chiesa e non dentro in sacrestia, salutando festosamente tutti.
Auguri don Franco, tutta la comunità parrochiale ti è vicina, ed io ti sono debitore per questi bellissimi anni passati insieme, vivendo, conoscendo e scoprendo la chiesa come non mi era mai successo.
Adriano Agri
Responsabile organizzazione e gestione del sito web della parrocchia di Mater Ecclesiae, e della gestione dei canali Radio e Tv di Mater Ecclesiae.
Riporto in modo integrale l’articolo scritto da Adriano Agri, che lavora nel Progetto de Le Vie della Sardegna, perchè anch’io come parrocchiana di Mater Ecclesiae ho provato delusione e dolore da questa notizia improvvisa e inaspettata che è caduta dal cielo come un acquazzone estivo, e allo stesso tempo sento la più completa consapevolezza dell’inelutabilità di un evento così perentorio imposto dall’alto il quale si può solo accettare in silenzio, ma io ho voluto lo stesso lanciare un piccolo segnale del mio disappunto …
Sono veramente dispiaciuta per questa decisione del Monsignore Gian Franco Saba che ha esortato i parrocchiani colpiti dalle varie modifiche e trasferimenti da lui apportati «con paterno affetto» ad «accogliere con spirito di fede le decisioni assunte» …. mia figlia in questo nuovo anno catechistico che sta per cominciare deve fare la La Prima Comunione e il fatto che non sia Don Franco a far proseguire il cammino nella Fede alla mia bambina, che conosce da quando è nata, mi lascia veramente amareggiata … sicuramente chi lo succede è un bravissimo parrocco ma io non riesco a capire perchè togliere una persona così amata dal suo posto senza un motivo plausibile o un urgenza inderogabile … ??? accetto le decisioni prese ma le vivo come un imposizione, naturalmente questo è il mio personale sentire.
Silvia Sanna
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