Coldiretti Sardegna: Blu tongue, bene i 18 milioni di euro


Le richieste
“E’ necessario che, oltre al piano straordinario, la Regione ora disponga immediatamente delle direttive per la distribuzione del butox e per il recupero delle spese a tutti quegli allevatori che hanno anticipato i tempi, acquistando il presidio sanitario, nel tentativo di difendere la propria azienda, ” continua il Presidente Cualbu.
“Rimane fondamentale snellire il sistema burocratico per gli indennizzi: ricordiamo infatti che i primi ristori alle aziende colpite nel 2012 sono arrivati dopo un anno, anzi nel Sulcis ancora non sono ancora arrivati i denari mentre nel contempo la malattia si è ripresentata. Abbiamo chiesto per questo che assessorato alla sanità ed all’agricoltura dialoghino per definire le certificazioni necessarie che i veterinari devono attestare perché si possano ottenere tutti i ristori per i danni subiti.” Afferma Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna.
Coldiretti Sardegna chiede inoltre che vengano attivate in modo immediato le procedure per l’acquisizione di nuove dosi di vaccino, in quanto i numeri ora disponibili possono coprire solo 900 mila capi a fronte di 3 milioni di pecore, oltre che dei bovini ai quali il vaccino si rende necessario per la movimentazione. Considerati i tempi necessari per attivare le procedure e per produrre il vaccino si chiede la massima celerità.
Al fine di contenere tempestivamente la diffusione del virus, Coldiretti ritiene importante ripristinare l’efficacia e l’efficienza delle reti sentinella, che dovrebbero segnalare anticipatamente la presenza del vettore e del virus.
Coldiretti Sardegna chiede, inoltre, che gli assessorati all’agricoltura ed alla sanità vigilino perché i fondi messi a disposizioni vengano utilizzati per indennizzare i capi e per dare possibilità di prevenzione della malattia attraverso i presidi antinsetti, così come previsto dalla legge e non vengano utilizzati per fini diversi.
“E’ necessario che, oltre al piano straordinario, la Regione ora disponga immediatamente delle direttive per la distribuzione del butox e per il recupero delle spese a tutti quegli allevatori che hanno anticipato i tempi, acquistando il presidio sanitario, nel tentativo di difendere la propria azienda, ” continua il Presidente Cualbu.
“Rimane fondamentale snellire il sistema burocratico per gli indennizzi: ricordiamo infatti che i primi ristori alle aziende colpite nel 2012 sono arrivati dopo un anno, anzi nel Sulcis ancora non sono ancora arrivati i denari mentre nel contempo la malattia si è ripresentata. Abbiamo chiesto per questo che assessorato alla sanità ed all’agricoltura dialoghino per definire le certificazioni necessarie che i veterinari devono attestare perché si possano ottenere tutti i ristori per i danni subiti.” Afferma Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna.
Coldiretti Sardegna chiede inoltre che vengano attivate in modo immediato le procedure per l’acquisizione di nuove dosi di vaccino, in quanto i numeri ora disponibili possono coprire solo 900 mila capi a fronte di 3 milioni di pecore, oltre che dei bovini ai quali il vaccino si rende necessario per la movimentazione. Considerati i tempi necessari per attivare le procedure e per produrre il vaccino si chiede la massima celerità.
Al fine di contenere tempestivamente la diffusione del virus, Coldiretti ritiene importante ripristinare l’efficacia e l’efficienza delle reti sentinella, che dovrebbero segnalare anticipatamente la presenza del vettore e del virus.
Coldiretti Sardegna chiede, inoltre, che gli assessorati all’agricoltura ed alla sanità vigilino perché i fondi messi a disposizioni vengano utilizzati per indennizzare i capi e per dare possibilità di prevenzione della malattia attraverso i presidi antinsetti, così come previsto dalla legge e non vengano utilizzati per fini diversi.
Contatti: sardegna@coldiretti.it
Federazione Regionale Coldiretti Sardegna
Tel. +39.070/210981 – Fax +39.070/21098110
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