Capodanno 2013 a Sassari.
Anche quest’anno, per l’ottava volta consecutiva, sarà una festa in piazza a salutare la notte di San Silvestro. Una serata di musica che il Comune di Sassari sceglie di organizzare nella convinzione che nei momenti di crisi una comunità debba poter stare insieme. Il Capodanno in piazza come servizio ai cittadini non certo un lusso, anche se di lusso si tratta, ma un atto dovuto nei confronti di coloro i quali non possono o non vogliono spostarsi dalla città la notte di San Silvestro.
Sarà sempre piazza d’Italia ad ospitare l’evento organizzato dall’Assessorato alle Culture per il quale si è scelto di ridurre di oltre il 50% il budget utilizzato nelle precedenti edizioni.
La serata avrà inizio alle 22.45, sul palco allestito in piazza, la “cover band” DISCO INFERNO animerà il pubblico sassarese proponendo i grandi successi della musica dance dagli anni settanta e ottanta ai giorni nostri. Poco prima delle 24 cesserà la musica e dal palco della piazza verranno date istruzioni precise per dare vita ad un lancio simultaneo di 1500 lanterne volanti che accompagnerà il tradizionale count-down che saluterà il nuovo anno.
Ad animare i primi momenti del 2013 sarà la Bandabardò, il celebre gruppo fiorentino di rock e folk acustico. La banda, il cui nome nasce per rendere omaggio a Brigitte Bardot, è una delle formazioni più energiche della scena musicale Italiana che racconta quella parte del nostro Paese che non cede, che affronta le sfide e coltiva la diversità con un contagioso sorriso.
Certo in un periodo di forte crisi economica e di recessione, dove migliaia di piccole e medie imprese e piccoli artigiani chiudono i battenti per sempre, impossibilitati ad affrontare le numerose difficoltà che il progredire inasprito delle tasse e delle vessazioni da parte dello stato e la concorrenza spesso sleale di altre aziende dello stesso settore, sarebbe stato auspicabile da parte dell’amministrazione comunale una rinuncia ad una tradizione quantomeno costosa, seppur ridotta del 50% rispetto agli anni precedenti, che avrebbe consentito a numerose famiglie non abbienti che risiedono nel comune di Sassari e dintorni, di poter usufruire di un piccolo aiuto in più, o solo di un piccolo aiuto per passare meglio il capodanno in casa propria, con la propria famiglia, invece di essere costretti ad andare in piazza al freddo a festeggiare la fine di un anno quantomeno difficile, con persone sconosciute a cui non importa assolutamente nulla di loro.
Spettacolo a cui parteciperanno non i poveracci, che magari non hanno un “buon” vestito da mettere per stare in mezzo alla gente, ma quella borghesia che ancora conserva qualche soldo per comprarsi un cappotto nuovo.
Magari invece di spendere migliaia di euro, (credo cifra altamente ottimistica), per pagare organizzazione e artisti, a cui i cittadini di Sassari avrebbero fatto volentieri a meno, in cambio di qualche sgravio o agevolazione in più, quei soldi avrebbero potuto indirizzarli verso i servizi sociali, che a Sassari sono un onere elevatissimo, ma insufficiente, data la elevata moltitudine di famiglie in enormi difficoltà economiche e sociali.
Piero Cossu.
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