Abbanoa – La Storia Infinita
A Sassari, ormai da molti, troppi mesi, la situazione idrica è diventata non un fastidio ma un odioso problema. Molte famiglie sono costrette a rimanere senza alcuna possibilità di lavarsi o tirare lo sciaquone del bagno perchè Abbanoa chiude i rubinetti nelle prime ore del pomeriggio per riaprirli nelle prime ore del mattino, che per i cittadini significa avere l’acqua verso le sette o verso le otto.
Chiunque può capire l’estremo disagio che vivono tutti coloro che non hanno una riserva idrica condominiale o che non abbiano speso di tasca per mettersi una cisterna in casa, con l’evidente aggravio dell’impennata della bolletta enel, che per chi non gode di uno stipendio adeguato, o per chi non ne gode affatto, è l’ennesimo dissanguamento delle modeste risorse economiche che si riesce a mettere insieme, magari con l’aiuto del comune stesso.
Questa mattina, dopo un calvario interminabile nell’odissea tra il Sindaco Ganau ed i vertici ATO e Abbanoa, si è tenuto un incontro a tre presso il palazzo civico di Nuoro, dove finalmente è scaturito dalla gestione commissariale dell’ex Ato, il via libera ad Abbanoa per gli interventi urgenti sulla rete idrica di Sassari.
Il commissario Alessandro Bianchi, il sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, il direttore generale di Abbanoa Alessandro Murtas, alla presenza dei vertici tecnici di Abbanoa e ex Ato, hanno deciso che gli interventi programmati per affrontare “l’emergenza” Sassari sono di due tipi: il primo, per oltre 500.000 euro, di immediata realizzazione servirà ad intervenire sulle maggiori criticità. Il secondo, più strutturale, consistente nel rispristino dell’efficienza della condotta Monte Oro – via Milano e sarà avviato all’inizio del 2014.
Da metà di settembre Abbanoa potrà avviare gli interventi più urgenti nella condotta di Monte Oro – Via Milano, in quella di via Baldedda e sulla stazione di ponte Rosello. Da Gennaio 2014, invece, verranno effettuati interventi sulla condotta sulla quale verrà applicata una guaina che aderisce internamente alla tubatura deteriorata che ne restituirà la portata e che consentirà una conclusione dei lavori entro cinque – sei mesi.
Attualmente la condotta ha una dispersione di circa 100 litri su 140 litri immessi: una situazione che oltre creare disagio ai cittadini si caratterizza per un insostenibile spreco della risorsa acqua. Considerando oltretutto che le bollette abbanoa non sono leggere.
I commenti di Alessandro Bianchi, commissario straordinario ex Ato, sono stati prodigi di buoni proponimenti, e buoni auspici per una ottimale risoluzione del “problema Abbanoa“, conscio che, come scritto in apertura di articolo, la situazione di Sassari configura una vera e propria emergenza idrica, con una costante crescita di persone che hanno l’acqua razionata o che non riescono ad utilizzarla.
Anche il sindaco Ganau ha commentato la buona riuscita del meeting, ringraziando il commissario dell’Ato, per aver riconosciuto la gravissima emergenza idrica che da tempo Sassari sta attraversando, mettendo a disposizione nell’immediato risorse utili al superamento dei disservizi che causano quotidianamente grossissimi disagi ai cittadini. Commento che non fa dimenticare il botta e risposta di alcuni giorni fa tra Ganau e il Consigliere comunale del Pds’Az, Antonio Cardin, circa alcune dichiarazioni riportate sugli organi di informazione in merito ai disservizi di Abbanoa, nel quale il sindaco Ganau denunciava Il consigliere Cardin, che evidentemente poco conosceva del sistema idrico regionale, il quale cercava di addossare in capo ai Sindaci la responsabilità dei disservizi di Abbanoa. Evidentemente non sapeva, o fingeva di non sapere, che la Regione non ha mantenuto gli impegni di capitalizzazione per 150 milioni di euro che dovevano arrivare alla società per garantirne l’avvio ed evitare le difficoltà che proprio i sindaci avevano previsto e denunciato, e che proprio la Regione guidata dal centro destra, è riuscita a ritardare di un ulteriore anno l’arrivo di queste essenziali risorse grazie ad una richiesta di parere alla Commissione Europea, contestata dai Sindaci.
Il consigliere dimenticava anche che le risorse per le azioni infrastrutturali, cioè quegli interventi di manutenzione e rifacimento delle reti di distribuzione di cui aveva ed ha tanto bisogno la nostra città, sono in capo all’Autorità d’Ambito (ATO) che è rimasta commissariata dalla Regione per ben quattro anni, e che in questo lungo periodo non ha mai messo a disposizione le risorse necessarie per evitare questa drammatica situazione. Solo da pochi mesi l’ATO è stata restituita alla leggittima gestione degli Enti Locali, provvedendo immediatamente ad individuare le risorse (oltre cinque milioni di euro) necessarie per intervenire in modo definitivo sulla rete cittadina.
Questa è la realtà che purtroppo abbiamo subito. A chi giova un Ente Pubblico inefficiente su una risorsa cosí importante ? Una cosa è certa e chiara per i Sindaci: l’acqua è un bene pubblico e tale deve restare contro ogni tentativo di privatizzazione che potrebbe essere agevolato da una cattiva gestione. Ci battiamo da sempre per una gestione efficiente e pubblica.
Noi popolo sovrano non dimentichiamo neanche che in un referundum di poco tempo fa i Sardi hanno espresso una chiara e precisa volontà di mantenere il servizio idrico pubblico e non privatizzarlo, facendolo finire in mano a chissà chi, in un periodo come questo, dopo 20 anni di liberismo gestionale delle Amministrazioni Pubbliche che ha portato allo sfacelo di tutta la struttura economica e sociale della Sardegna e di tutta l’Italia.
Piero Cossu.