80 studenti del primo anno di Archittettura e le loro “Idee per una città accogliente” in mostra alla Frumentaria a Sassari dal 24 giugno all’8 agosto 2016.
Alla Frumentaria “Idee per una città accogliente”
Ottanta studenti di Architettura e Urbanistica propongono scenari di progetto nella città storica di Sassari. Inaugurazione il 24 giugno alle 18
Il palazzo della Frumentaria si trasforma in un vero e proprio laboratorio di “Idee per una città accogliente” e con la mostra in programma dal 24 giugno all’8 agosto apre ad una riflessione sul tema dell’integrazione in relazione al progetto dello spazio. L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Sassari, è organizzata dal laboratorio internazionale sul Progetto ambientale del Dipartimento di Architettura, design e urbanistica dell’Università di Sassari e sarà inaugurata venerdì 24 giugno alle ore 18.
La mostra presenta i progetti degli ottanta studenti del primo anno del corso di laurea in Scienze dell’Architettura e del progetto e in urbanistica, Pianificazione della città, del territorio, dell’ambiente e del paesaggio. Raccoglie gli elaborati sviluppati durante il blocco didattico “Città e Territorio”, nel corso dell’anno accademico 2015-2016 coordinato da Giovanni Maciocco.
È convinzione dell’amministrazione comunale che «Sassari e il suo centro storico – afferma il sindaco Nicola Sanna – devono diventare un luogo di crescita e confronto della cittadinanza attiva, un luogo di ricerca, riflessione, formazione e confronto sui temi dell’architettura, del paesaggio e del dibattito urbano che coinvolge non solo gli specialisti ma tutti i sassaresi».
Ecco spiegato il supporto che il Comune ha voluto dare all’iniziativa, anche nell’ottica di aprire un dibattito più ampio su accoglienza e utilizzo degli spazi. Anche perché «Sassari – aggiunge l’assessora alla Cultura e turismo Raffaella Sau – deve diventare più accogliente e senza barriere architettoniche, una città “attiva” con più spazi di socialità, per condividere differenze generazionali, culture, etnie e abilità nuove».
I progetti prendono l’avvio da una riflessione sul tema dell’integrazione in relazione al progetto dello spazio. La questione rappresenta il filo conduttore dell’esperienza didattica e dell’attività di ricerca che il Leap sperimenta, attraverso numerose iniziative finalizzate a favorire la multiculturalità e a dare avvio a processi di inclusione sociale.
Il tema viene esplorato nell’ambito della città storica di Sassari, caratterizzata da una molteplicità di situazioni che riflettono la condizione urbana in cui si proietta il mondo contemporaneo. Il centro storico è infatti costituito da numerose comunità che al momento non entrano in relazione tra loro. I progetti proposti dagli studenti nelle aree di piazza Mazzotti, piazza Università, piazza Sant’Antonio, Sant’Apollinare, ex carcere di San Sebastiano, Ferrovia, fosso della Noce e valle del Rosello, affrontano il tema della città con l’obiettivo di rivelarla come ambiente propizio all’accoglienza, al dialogo e alla comunicazione sociale.
Nella mostra, attraverso disegni, plastici e fotografie, strumenti propri del progetto, vengono illustrate alcune ipotesi di riorganizzazione dello spazio urbano in ambiti significativi della città storica, nella prospettiva di favorire l’interazione tra le diverse comunità e con una visione attenta alle qualità delle differenze dei luoghi per ripensare le forme dello spazio pubblico.
Gli studenti sono stati guidati, oltre che dai docenti Giovanni Maciocco, Antonello Marotta e Silvia Serreli, da quattro tutor: Giovanni Maria Biddau, Giovanna Laura Casula, Laura Lutzoni e Michele Valentino.
Le attività didattiche si sono sviluppate attraverso un approccio interdisciplinare che ha coinvolto alcuni professionisti ed esperti in ambito socio-culturale, tra i quali Roberta Filippelli, Michelle Kramers (Theatre en vol) e Chiara Solinas.
Durante il periodo di apertura della mostra sono previsti alcuni seminari che saranno realizzati in collaborazione con istituzioni, comitati e associazioni culturali del territorio. Sarà possibile visitare la mostra dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20, esclusi lunedì e festivi.
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