Personale di Paolo Laconi dal 19 settembre al 19 ottobre 2014 Museo naturalistico del territorio “G. Pusceddu”
Arte52
“FACCIXEDDA”
Personale di Paolo Laconi
dal 19 settembre al 19 ottobre 2014
Museo naturalistico del territorio “G. Pusceddu”
Strada Lunamatrona-Collinas
Un ideale connubio tra tradizione e fantasia, un mix non fine a se stesso che rappresenta la ricerca di un mondo che ognuno spera di trovare. Le opere di Paolo Laconi propongono volti ispirati alla tradizione dei Mamuthones, con colori e paesaggi che richiamano misteriosi e nel contempo allegri simbolismi legati alla vita.
L’inaugurazione della personale “FACCIXEDDA” si terrà venerdì 19 settembre alle ore 18.00 presso il Museo Naturalistico del Territorio “G. Pusceddu” e si potrà visitare fino al 19 ottobre 2014. Alla vernice si accompagnerà la conclusione della Personale di Lino Pes “PRESENTIMENTO DI FORME”. Presenta la serata il conduttore televisivo Giuliano Marongiu con la partecipazione di Roberto Tangianu alle launeddas.
L’ARTE SARDA DI PAOLO LACONI
Non è facile entrare nel mondo di un artista, è più facile che sia lui a farci entrare nel suo. Anzi, a farci vedere, o sentire, cose che a prima vista possono sfuggire ma che sono presenti allo sguardo e all’intuizione di tutti quelli che desiderano attingere al profondo delle cose. Essere “artisti”, dunque, è, in qualche modo, svelare, far capire, con un proprio stile che attinge all’universale attraverso l’interpretazione interiore personale, che di fatto ne costituisce una nota. Qual è la nota che ci regala Paolo Laconi? La nota del “sogno”. Un “sogno“ che attinge dai colori e dalle maschere della Sardegna, quei cromatismi che danno vita a storie e personaggi fantastici e surreali, a volte pieni di mistero, che alludono “ad altro”. Un altro mondo? Un altro sentire? Un altro vedere? Questo è “altro”, appunto. Quel qualcosa che a nostro avviso colora la realtà di un’altra verità, mascherata dalle convenzioni, svelata dall’arte che allude a nuove relazioni: più umane, perché viste con lo sguardo di un fanciullo che si sorprende ogni volta di un incontro, di un gioco, di un amore, della natura , della vita stessa, e che allude al rinnovamento di tutte le cose sotto l’apparenza della staticità, che invece diventa uno strumento per giocare, e come d’incanto si scioglie in mille sfaccettature, dove l’artigiano cesella il suo sentire e, spesso con ironia, ci conduce a un’umanità popolare e fantastica invitandoci al cambiamento. La tradizione viene rispettata, il nuovo viene a creare e ri-creare. Le fantasia di Paolo Laconi, però, non è mai fine a sé stessa, e a volte si fa pure sguardo disincantato, educativo. I volti-maschera, si rifanno alla tradizione dei MAMUTHONES, alludono in maniera raffinata a relazioni più interiori, i colori e i paesaggi evocano atmosfere di una vita intrisa di simbolismi arcani e allegri a un tempo, gli oggetti si fanno “ vivi”. Paolo Laconi è un artista che ha saputo ricreare dentro di sé in maniera contemporanea, e sotto certi aspetti “futurista”, quel mondo che cerca, cui allude e che ognuno spera di trovare, che è la vita stessa, ricreata, e allo stesso tempo quell’oltre cui si aspira.
Paolo Laconi è nato a Cagliari, in quel XX secolo, l’8 febbraio 1956. Inizia la sua attività artistica da autodidatta maturando un’esperienza trentennale che lo porta a numerose vetrine espositive in Italia ed all’estero. Dal realismo, privilegiando l’acquerello , dipingendo tradizionalmente i luoghi a lui più cari; quelli della Sardegna e della sua città natìa. Gli anni Novanta lo vedono in piena “crisi mistica” :un intenso lavoro di sperimentazione che lo porterà ad abbracciare con successo la strada di un nuovo percorso pittorico, tecnicamente compiuto, “sardamente connotato” e che costituisce la sua arte attuale, originale, difficilmente incanalabile, che a volte è stata definita “ surrealismo etnico”, e che a noi – si” badi bene…”- piace chiamare ”ESPRESSIONISMO SURREALE SARDO”.
Gianni Simeone – Sociologo