Palazzo della Direzione di Montevecchio uno dei più importanti palazzi dell’epopea mineraria sarda visitabile gratuitamente il 30 e 31 maggio 2015 per la VII Giornata Nazionale sulle Miniere.

Montevecchio uno dei più importanti palazzi dell’epopea mineraria sarda visitabile gratuitamente il 30 e 31 maggio 2015 per la VII Giornata Nazionale sulle Miniere

Il Comune di Guspini, in collaborazione con il Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, aderisce alla 7 giornata nazionale sulle miniere rendendo fruibile gratuitamente il Palazzo della Direzione di Montevecchio che, per l’occasione, sarà aperto sabato 30 al mattino dalle 10.0 alle 13.00 e domenica 31 al mattino dalle 10.0 alle 13.00 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30.

Palazzina del direttore della miniera a Montevecchio Comune di Guspini Sardegna

Miniera di Montevecchio e colonia marina di Funtanazza – Guspini
L’insediamento di Gennas è il nucleo centrale della miniera di Montevecchio che presenta una notevole complessità grazie alla eccezionale fortuna delle sue risorse e dei suoi filoni. Gennas accumula in uno spazio concentrato tutti gli edifici-simbolo della miniera (direzione, ospedale, scuola, chiesa, dopolavoro), in stretta relazione con la folta alberatura che cinge lo spiazzo principale. La giustapposizione di stili presente nei fabbricati rivela i differenti periodi di edificazione. L’ospedale è una robusta costruzione con richiami classicisti, posta nel fondo del piazzale alberato contro un’alta parete rocciosa che lo sovrasta, mentre la direzione, cominciata verso il 1870, ospita lateralmente la chiesa con un curioso accostamento di funzioni diverse che ritorna anch e in altri luoghi minerari. All’esterno sobrio della palazzina corrisponde un alto ed esuberante cortile con porticato dorico, dove i dipinti policromi, con temi minerari, le ringhiere traforate, le aperture ad architrave o ad arco, la fontana con un mascherone barbato, sono il necessario corollario dello straordinario salone delle riunioni: un vasto ambiente voltato a padiglione e decorato con pitture a trompe-l’oeil che ripetono fregi floreali, conchiglie, bouquets di fiori e bucrani, grottesche, uccelli. Lo squillante fondo blu esalta anche gli stemmi recanti picconi e arnesi minerari con un evidente richiamo alla funzione rappresentativa dell’edificio, secondo una prassi particolarmente diffusa fra Eclettismo e Liberty. La miniera di Montevecchio GuspiniAnche la chiesa riprende elementi decorativi di ispirazione eclettica (sia negli arredi, sia nei dipinti), che tornano nella foresteria e nelle abitazioni per i dirigenti, costruite però durante il Ventennio. Nello stesso periodo è dunque singolare il richiamo alla architettura colta del passato in alcuni edifici e, al contrario, il ricorso ad un linguaggio semplice e funzionale, che richiama il Razionalismo, in altri. Dal 1938 al 1942 furono realizzati l’edificio che ospita la scuola e il dopolavoro, l’ufficio geologico con il piccolo museo, tutti situati in prossimità della piazza principale; il “Villaggio Righi”, costituito da alcuni blocchi edilizi disposti su livelli diversi, a monte della stazione della teleferica Levante-Ponente; l’albergo “Francesco Sartori” per operai scapoli, che si erge con diversi piani fuori terra su una base di trachite, in una posizione particolarmente suggestiva sulla strada principale per la laveria Sanna. I vecchi cameroni, destinati ai minatori senza famiglia, risalgono invece alla fase ottocentesca dell’insediamento e rispondono a criteri di uno standard semplificato che allinea ambienti completati ciascuno da un camino, disposti a schiera e ad un solo piano. La fortuna di Montevecchio ebbe un nuovo impulso nel secondo dopoguerra così che non desta meraviglia che l’insediamento abbia avuto anche un ulteriore ampliamento con la realizzazione del “Villaggio Rolandi” (1953), e soprattutto della colonia marina “Francesco Sartori” di Funtanazza, inaugurata nel 1956, che diventa l’ultimo grande intervento filantropico di una società mineraria a favore dei figli dei dipendenti. L’edificio sorge su un’ampia e suggestiva insenatura un tempo non antropizzata, che fu completata con 18 km di strada e con un rimboschimento di pino domestico per 8 ettari, oltre che da un acquedotto legato a quello di Montevecchio. La colonia ha tre corpi distinti con funzioni differenti, ma si segnala soprattutto per il porticato anteriore su due piani del fabbricato principale, non immemore di richiami classici nei rapporti volumetrici, qui perfettamente funziona li alle necessità di ampi spazi anche aperti, ma protetti. La costruzione in cemento armato con nervature è corredata da due piscine, una delle quali omologata alle norme CONI, che hanno a disposizione anche un fabbricato di servizio. Si segnalano gli interni ampi e luminosi con arredi funzionali e idonei ad un uso prolungato e flessibile. È interessante il confronto con una delle colonie marine costruite a Castelsardo durante il Ventennio (1934, D. Dettori), e caratterizzata da un volume semplicemente e simmetricamente bucato dalle aperture, ispirato a criteri di funzionalità. Le foto della miniera di Montevecchio fanno par te dei servizi ufficiali commissionati dalla direzione della società mineraria, con un evidente scopo di autocelebrazione, soprattutto in due momenti: il 1948, anno del centenario, e il 1956, che documenta tutta la costruzione e l’inaugurazione della colonia marina. Quasi tutte le immagini sono di Ernesto Pizzetti, fotografo di Iglesias e “cantore” ufficiale delle vicende legate alle miniere del Sulcis.
Testo di F. Masala

Palazzina del direttore della miniera a Montevecchio Guspini - Complesso museale di Montevecchio - Palazzina della Direzione

AIPAI, ANIM, ISPRA, ASSOMINERARIA promuovono, in coordinamento con il G&T day, la Giornata Nazionale sulle Miniere 2015, un’iniziativa comune a scala nazionale volta a coinvolgere tutte le realtà minerarie italiane, ed è giunta quest’anno alla settima edizione.

Nei giorni 30 e 31 maggio 2015 molte realtà minerarie di tutta Italia organizzano attività volte alla diffusione del valore e del significato culturale del turismo geologico. Orientato allo sviluppo e alla valorizzazione del patrimonio geologico e minerario. questo, si integra con le altre peculliarità del territorio rappresentate da archeologia, risorse naturali, arte, architettura, usi e costumi.

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A Montevecchio le visite gratuite, partiranno come di consueto dall’info-point della miniera ubicato presso l’ex mensa impiegati nel piazzale rolandi (di fronte al palazzo della Direzione).

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